Parte un nuovo anno.
Si chiude il 2019 e si apre questo 2020, che solo nelle cifre appare un pò come “speciale e magico”
Per un anno speciale ci vogliono sicuramente dei buoni propositi, che a mio parere in questo mondo che viaggia alla velocità supersonica, ( a proposito mettiti comodo e quando riesci, gustati questo post, con un buon bicchiere di Porto…) dovrebbero essere incentrati sulla voglia di cambiamento, giusto per non rimanere al palo, mentre gli atri già vedono il traguardo.
Voltaire diceva:
“Se tu del tuo tempo non accetti i cambiamenti, forse prenderai la parte peggiore”
e sottolineava che:
“La nostra miserabile specie è così fatta, che quelli che camminano sulle vie battute gettano sempre sassi a quelli che insegnano le nuove vie.”
Tu, li sai accettare i cambiamenti o hai le tasche piene di sassi?
Tu , hai paura del futuro?
Nel passato anno abbiamo assistito e vissuto molti cambiamenti specialmente a livello globale; Penso ad una nuova coscienza collettiva nei confronti di Madre Natura, penso alle aperture verso nuove popolazioni che arrivano nella nostra benamata Italia, penso alle migliaia di persone che hanno sfidato lo status quo per il cambiamento e mi vengono in mente il Movimento dei Gilet Gialli in Francia o le lunghe marce dei cittadini di Hong Kong contro l’oppressione Cinese e questi sono solo alcuni esempi della voglia di cambiamento.
“Sii il cambiamento che vuoi vedere avvenire nel mondo.” diceva il Mahatma Gandhi, puntando l’indice sulla verità che il cambiamento deve partire da noi, da ogni singolo individuo.
Il cambiamento parte sempre dalla consapevolezza di noi stessi; Troppo spesso viviamo una vita “inconsapevole” presi come siamo dalla routine del lavoro, della famiglia e non abbiamo neppure il tempo di soffermarci a guardarci dentro. Viviamo in una specie di bolla guidati dal nostro subconscio.
C.Jung ci suggerisce proprio di “Rendere cosciente l’inconscio altrimenti sarà l’inconscio a guidare la nostra vita e tu lo chiamerai DESTINO”
Ogni tanto dobbiamo “obbligarci a fermare la giostra” e a fare un punto di quello che ci va bene e di quello che ci va un pò meno bene. E se qualcosa non va ci dobbiamo impegnare a cambiarla, per cercare di vivere una vita più felice e appagante.
Per fare questo non esiste un momento specifico, il simpatico Giacomo Leopardi nella sua particolare vena tipicamente “positiva” diceva:”Sono convinto che anche nell’ultimo istante della nostra vita abbiamo la possibilità di cambiare il nostro destino.”
Senza arrivare all’ultimo istante, al capolinea, che mi sembra un tantino tardi, ( Scusami Giacomo per questa presa di posizione avanguardista…) direi che pensarla un pò più positiva non sia per niente male.
Se ti rendi conto che in fondo “Sei la somma dei tuoi pensieri” come diceva Earl Nightingale, che fra l’altro affermava che:
“Diventiamo ciò che pensiamo”
forse è il caso di cominciare questo anno con alcuni pensieri positivi e stimolanti.
Per fare un decalogo ho chiesto aiuto alla quota rosa della nostra alleanza di cervelli e la risposta mi è arrivata, in linea con il suo stile di vita, molto veloce, dettagliata e intrigante dalla nostra Elisa, che avete già conosciuto in un altro “Guest Post” —->Link al post
Elisa ha scritto lo spunto sotto forma di lettera e io ho deciso di condividere l’Elisa-pensiero con tutti voi, affinché possiamo tutti godere dei suoi suggerimenti e farli nostri per iniziare con il piede giusto il 2020.
Ciao Daniele,
come fedele seguace della tua Alleanza di Cervelli nonché di “pioniere” di quelli che hai battezzato “guest post”, vorrei farti i miei migliori auguri di un ottimo anno 2020 facendoti un piccolo omaggio che spero gradirai e, se lo riterrai di interesse anche per i tuoi Alleati, potrai condividere: un nuovo guest post per inaugurare il nuovo anno e il nuovo decennio!
Il tema è molto semplice, a dir poco scontato, ovvero i buoni propositi per l’anno 2020…
… se stai pensando “Eh ma che banalità!” hai ragione, ma io vorrei farlo a modo mio, raccontandoti la storia di un viaggio che per me è stato tanto breve quanto illuminante e che racchiude un pò la sintesi di quello che sarà il mio viaggio dei prossimi 365 giorni … ora ti spiegherò perché.
1 Gennaio 2020 decido di fare – sola soletta – una gita fuori porta per festeggiare il nuovo anno, per l’occasione scelgo di visitare il Lago d’Orta, che oltre ad essere rinomato per la bellezza del paesaggio, è la meta per me più comodamente e facilmente raggiungibile da Milano anche con i mezzi pubblici in un giorno festivo come questo.
Se ti stai chiedendo “E perché mai ci sei andata da sola?” ti rispondo: semplice, perché sono già in
compagnia del sole splendente, dell’aria frizzante, del buon cibo … e perché mai dovrei privarmi della gioia di godere da tutte queste meraviglie andando con qualcun altro che potrebbe distrarmi?!”
Detto fatto, approdo sull’Isola di San Guido, chiamata anche l’Isola del Silenzio, che galleggia al centro del lago e mi offre l’opportunità di percorrere l’unica viuzza presente sull’isolotto e che – guarda caso – si chiama la Via del Silenzio.
La stradina è tracciata da una decina di insegne che apparentemente sembrano intestazioni di vie o indicazioni stradali, ma ad uno sguardo più attento mi mostrano delle bellissime frasi sul potere del “silenzio”. “Saranno frasi con significato religioso” penso, visto che l’isola è la sede di un monastero di suore benedettine, infatti scopro scritti da scritti da Madre Anna Maria Canopi, badessa del monastero.
Arrivata alla fine della stradina rimango colpita dall’ultima insegna che riporta un’altra frase sul lato opposto, ma stavolta parla di un viaggio, sembra quasi un insegnamento di vita, forse un consiglio … allora decido senza esitazione di ripercorrere la stessa viuzza in senso contrario per osservare l’altro lato di tutte le insegne.
Con sorpresa mi rendo conto che quella frase sul viaggio è solo la prima di una serie di precetti
che ho da subito ribattezzato come “il decalogo del mio 2020” … li vuoi sapere???
Domanda retorica lo ammetto … ora ti racconto cosa ho pensato, tralasciando chiaramente il“lato
spirituale” dei cartelli:
1) OGNI VIAGGIO COMINCIA DA VICINO
“Un viaggio lungo 365 giorni inizia sempre con un piccolo passo, purché sia in avanti” è stato il mio primo social post dell’anno. Se nel 2019 ho maturato dei pensieri sulla mia vita ed espresso desideri su quello che avrei voluto fare ma non ho fatto per pigrizia, paura, distrazione, ecc… bene, è giunto il momento di camminare verso quella meta che non so esattamente dove mi porterà e dopo quando tempo, ma so esattamente che sarà raggiungibile solo se mi impegnerò in tutte quelle piccole azioni quotidiane che per troppo tempo ho procrastinato.
2) I MURI SONO NELLA MENTE
Non so se ti è mai capitato, ma io mi rendo conto che spesso mi creo da sola delle barriere mentali che mi impediscono di agire o di affrontare le situazioni più scomode, al di fuori della zona di comfort, si tratta di convinzioni depotenzianti o limitanti che, una volta individuate e abbattute, mi permetteranno di raggiungere i miei obiettivi, ne sono convinta.
Solo aprendosi agli altri e al mondo in generale si possono cogliere le novità e le opportunità di sviluppo personale, al contrario se si rimane chiusi nelle proprie convinzioni si rischia di perdere delle occasioni di crescita; del resto, come spesso mi ricorda il mio coach personale, “il cambiamento è una porta che si apre dall’interno” e solo noi possiamo scegliere di accogliere il cambiamento assumendo l’atteggiamento giusto.
4) IL MOMENTO è QUI, ORA, ADESSO
“Hic et nunc” dicevano i latini giusto qualche secolo fa, invitando le persone a vivere a pieno il presente perché il domani è incerto.
Sarà una frase antica ma ancora valida, me la ripeto spesso ultimamente per impormi di vivere nel presente, e non farmi travolgere dai rimpianti o dai ricordi del passato oppure dall’ansia e dalle aspettative verso il futuro.
Viviamo in una società che ci spinge naturalmente verso l’egoismo, l’egocentrismo e che ci trasmette il senso del piacere legato al possesso di qualcosa.
Peccato che la società sia fatta di persone, di relazioni, di scambi, e se tutti ci concentrassimo solo verso noi stessi e verso i nostri interessi individuali, non potremmo creare le sinergie che ci servono per raggiungere i nostri obiettivi.
Accettare sé stessi, essere consapevoli dei propri limiti e delle proprie potenzialità, ci mette su un terreno fertile su cui seminare curiosità e coltivare conoscenza.
Lo sviluppo personale è un processo lungo e faticoso che parte dalla conoscenza di sé stessi e dalla voglia di mettersi in discussione sempre e comunque.
7) SII SEMPLICE, SII TE STESSO
È inutile costruire un’immagine artificiale di noi per sembrare veri, è inutile nascondersi dietro il filtro di una fotocamera per illudersi che gli altri possano accettarci più facilmente: essere “semplicemente me stessa” è quello che farò quest’anno, senza “se” e senza “ma”.
8) IL SAGGIO SBAGLIA E SORRIDE
E qui mi viene in mente un’altra citazione latina – mi perdonerai per la mia deformazione da ex studentessa di liceo classico – “Saggio è colui che sa di non sapere” con cui Socrate voleva
semplicemente dire che l’uomo veramente saggio non è quello che sa tutto, ma è colui che di fronte alla conoscenza infinita è disposto ad imparare continuamente e con umiltà, a volte anche sbagliando, ma senza perdere l’atteggiamento positivo verso ciò che è nuovo e sconosciuto.
9) SE ARRIVI AD ESSERE CIO’ CHE SEI, SEI TUTTO
A volte vorremmo essere qualcun altro, ci lasciamo trascinare dagli influencer che ci riempiono il feed delle nostre pagine social, ci ostiniamo a mettere mille filtri alle foto per ostentare momenti di trascurabile felicità.“Essere semplicemente noi stessi” ci può aiutare a sentirci meglio con noi stessi e di conseguenza anche con gli altri.
10) QUANDO SEI CONSAPEVOLE IL VIAGGIO E’ FINITO
In questi ultimi tempi ho capito che la “consapevolezza” è uno stato difficile da raggiungere, e non parlo di essere consapevoli di “che tempo fa oggi” oppure “che lavoro mi aspetta oggi per meritarmi lo stipendio di fine mese”, ma parlo della consapevolezza di sé che alcune filosofie orientali ci insegnano, e se questa presa di coscienza dura tutto il viaggio ci sarà pur un motivo, non credi?!
Ecco, questa è l’interpretazione che ho dato io a questi segnali, forse influenzata dal mio carattere, o forse
dal contesto in cui vivo, sicuramente dalle mie esperienze e dagli stimoli che ricevo continuamente da
persone che giudico “illuminate”, un po’ come te.
Curioso, no?!
Consiglio a te e a tutti i membri dell’Alleanza, di visitare l’Isola di San Giulio, se non l’avete mai fatto, e di notare con la stessa attenzione quelle insegne, chissà che tu e gli altri non cogliate un significato diverso da quello che hanno trasmesso a me…
…se non altro tu in particolate ti farai un bella passeggiata all’aria aperta circondato dal lago, anche se qualcosa mi dice che questa sensazione tu la conosci già.
Ah … non è finita qui … grazie ai preziosi consigli che ci regali con i tuoi spunti, ho pensato che per iniziare
l’anno con il giusto spirito ci voleva … una vera e propria scheda degli obiettivi!!!
Scritta su un foglio con tanto di suddivisione tra obiettivi personali e professionali, vista e approvata dal mio coach personale, con tanto di data e firma di entrambi.
Intendo usarla per tutto l’anno per aiutarmi a non perdere il focus su tutto quello che ti ho raccontato … se la cosa ti incuriosisce magari te ne parlerò un’altra volta.
Ti lascio con una frase che mi ha colpito proprio oggi, sfogliando la prima pagina del Calendario Geniale ricevuto come regalo di Natale da un mia cara amica:
“Dai a ogni giornata la possibilità di essere la più bella della tua vita.”
Io l’ho fatto proprio oggi, 1 Gennaio 2020, prima ancora di averla letta, e mi riprometto di farlo per i prossimi 364 giorni.
Buon 2020 Daniele, che sia un anno ricco di successi e soddisfazioni per te e per tutta la tua Alleanza di
Cervelli.
A presto
Elisa
Che dire di più???
Brava Elisa, (che fra l’altro ha fotografato tutte le targhe, basta cliccare sul titolo della targa per vederle), ottimo lavoro, ottimo decalogo, ottimi propositi.
Sono convinto che sarà un anno magico per Elisa.
Sono sicuro che anche tu Stefano, per quanto ti conosco, avrai trovato suggerimenti e idee interessanti in questa camminata metaforica sulla via del silenzio.
Mi piacerebbe sapere quale ti è piaciuta di più in assoluto e dove un pò ti rispecchi e se ti va scrivimelo a: