Ciao,
oggi voglio raccontarti di come, a volte, sia sufficiente una piccola spinta per ottenere dei risultati incredibili
Siamo a Milano primi anni ’90 e in quel periodo lavoravo in una concessionaria Nissan, facevo il venditore e come tutti i venditori avevo già da qualche anno sviluppato una certa attitudine ai contatti personali, mi sentivo nella mia zona di comfort a parlare con i clienti, ma il destino stava per riservarmi una sorpresa di quelle grandi.
Un bel giorno il mio capo mi chiama in ufficio e mi dice: “fra qualche giorno arriverà una troupe televisiva per registrare un redazionale di 12 minuti, in cui dobbiamo presentare le caratteristiche della nuova vettura appena lanciata, la Nissan Micra. Lo farai tu con un tuo collega e…
… mi raccomando perché andrà in onda sulle reti private della Lombardia e non voglio fare figure di M…”
Terrore allo stato puro! Me la stavo già facendo sotto con una settimana d’anticipo.
E poi mi chiesi: “perché con tutti i venditori che ci sono proprio a me questa incombenza?
Poi riflettendoci mi ricordai di una serata in cui, davanti a una pizza e svariate birre, con tutti i colleghi parlai delle mie esperienze da studente nel periodo delle superiori, in varie trasmissioni della Rai e della appena nata Rete4.
In sostanza, per guadagnare qualche spicciolo ( insomma la paghetta del Papà non era da nababbo) avevo accettato più di una volta dei lavoretti proposti dalla madre del mio compagno di classe Lucio, che ai tempi lavorava all’ufficio casting della Rai.
Si trattava solo di andare a fare il pubblico in alcune trasmissioni tipo Fantastico, lo show del sabato sera Nazionale.
Insomma un modo per guadagnare due lire, conoscere un mondo e gente nuova senza rubare tempo allo studio, infatti tra un registrazione e l’altra avevamo tutto il tempo per studiare.
Probabilmente questa mia uscita per tirarmela un pò, mi aveva segnato il destino. E sicuramente qualche collega ” informatore” se la cantò con il capo.
Andai in paranoia. Non ero all’altezza, avrei fatto una figura poco professionale, sarei passato da pirla, avevo paura e la testa era sommersa di questi pensieri.
A dopo qualche giorno arriva finalmente la troupe e mi ritrovo per la prima volta non a fare lo spettatore, ma direttamente davanti alla telecamera.
Nonostante sia un semplice giocattolo tecnologico, vi garantisco che ha la capacità di bloccarti tipo “statua di sale”, esattamente come una tigre quando ti guarda direttamente degli occhi.
La salivazione va a zero e per poter dire un decente: ” Buongiorno mi chiamo Daniele” ci metti dai 10 ai 15 minuti!!!
Per farla breve, io il mio collega (grazie a Dio non ero solo davanti alla tigre), per registrare 12 miseri minuti, ci mettemmo qualcosa come tre ore.
Alla fine della trasmissione andaI dal mio capo e gli dissi un perentorio MAI PIU’ !!!
Lui mi guardò serafico e mi disse: “aspettiamo che arrivi la registrazione montata e poi ne riparliamo”.
Quando finalmente arrivò la registrazione (la cassetta VHS, hai presente) per il benestare del mio capo prima della messa in onda, la visionai con lui e mi vidi terribilmente imbranato, impacciato, con una voce irriconoscibile insomma una schifezza!
Faccio una figuraccia memorabile alla Fantozzi, pensai.
Stranamente il mio capo sembrava soddisfatto e mi guardava benevolo, ma soprattutto la mitica Rosy che ai tempi conduceva tutte le trasmissioni del genere su tutte le televisioni locali, una specie di Guru al femminile, mi disse che non era assolutamente male…
…anzi che rispetto a tanti altri alla prima esperienza c’era qualcosa di molto interessante nel mio modo di fare, al punto che mi proposero per la seconda trasmissione, che avrebbero registrato da li a 30 giorni, chiedendomi di farla completamente da solo.
La seconda trasmissione andò grazie questa piccola spinta decisamente meglio e cominciai a prenderci gusto, la terza ancora meglio e alla quarta, di mia iniziativa, aggiunsi alla trasmissione una caratteristica che poi divenne il mio segno distintivo e replicato negli anni da molti altri colleghi, cioè utilizzare una lavagna bianca a fogli mobili, per spiegare ai telespettatori i vantaggi dell’acquisto e il risparmio che avrebbero ottenuto facendolo da noi.
Da lì in poi fu tutto in discesa.
Arrivai addirittura a registrare delle trasmissioni di vendita in diretta per un gruppo di concessionarie Lombarde.
Pensa che una mitica trasmissione rimase nella storia. Feci il redazionale a bordo di un elicottero mentre lo gli facevo sorvolare la concessionaria, per spiegare ai clienti come raggiungerci in maniera molto semplice dalla Tangenziale Ovest di Milano.
Questa trasmissione rimase talmente forte nell’immaginario dei telespettatori che a distanza di 15 anni c’era ancora gente che si ricordava di me e del volo in elicottero.
Poi seguirono trasmissioni sull’arte antica, interviste varie, insomma la telecamera non mi faceva più nessuna paura.
L’avevo definitivamente sconfitta e portata come “capacità”, all’interno della mia zona di comfort.
Pensa che ancora oggi, ogni tanto quasi per gioco a questo punto, faccio da speaker a qualche concessionario amico e nonostante l’età avanzata continuo a ricevere grandi attestazioni di stima da parte dei telespettatori, e quando magari mi riconoscono per strada o vengo a farmi complimenti nelle occasioni più disparate, mi mettono ancora in imbarazzo.
Tutto è partito da una piccola spinta
Il supporto ricevuto mi ha dato quella spinta di cui avevo bisogno, che ha scatenato poi quell’effetto domino che mi serviva.
Sarò per sempre riconoscente a queste persona, perché forse, senza di lei, non avrai mai iniziato.
Voglio concludere questa storia con due considerazioni.
La prima, è che con i miei spunti spero di darti quella piccola spinta che a me serviva, aiutandoti come la Rosy ha aiutato me. Mi piace pensare che sia quello che sto già facendo, e questo mi rende una persona felice.
Secondo, ti invito a fare lo stesso con le persone che hai attorno. Tutti hanno bisogno di una pacca sulla spalla e di una spintarella, sii la persona che crede in loro e aiutali a superare i loro blocchi e le loro paure.
Ti saranno riconoscenti a vita!
Alla prossima
P.s. Ripeto, a volte basta poco per ottenere un grande cambiamento, fai in modo di essere quel “poco”.
Ti auguro una settimana piena di gioia e successi.
Daniele