Giovedì scorso durante una pausa caffè, mi sono affacciato alla balconata della concessionaria dove stavo facendo lezione, e parcheggiate nel piazzale antistante ho visto due auto elettriche appena immatricolate, sicuramente affascinanti nella loro scintillante e futuristica carrozzeria.
Il mio amico Damiano, mi ha guardato e mi ha chiesto:
“ Secondo te, quando ci sarà il sorpasso dell’elettrico nei confronti del motore termico?”
La mia risposta lapidaria lo ha lasciato basito:
“Mai, caro Damiano, l’elettrico non vincerà mai nei confronti del termico, perché il vero vincitore sarà l’Idrogeno…”
Forse si aspettava una risposta diversa, visto lo sforzo profuso dalle case automobilistiche in quel senso, e la spasmodica ricerca di sviluppo delle infrastrutture per rendere fruibile la mobilità elettrica.
Mi ha guardato con occhi sorpresi e a quel punto ho capito che dovevo fare chiarezza e spiegare il mio punto di vista un pò visionario ma supportato da dati scientifici.
Provo a spiegarmi meglio.
L’idrogeno è un combustibile esattamente come la benzina o il gas e nei primi 30 anni del secolo scorso molte città Italiane (Torino e Milano) usavano l’idrogeno, addirittura Londra ha funzionato a idrogeno fino al 1960.
Alcune case automobilistiche e Toyota nello specifico, da anni stanno studiando e nel loro caso, producendo auto molto sicure e alimentate a idrogeno.
L’idrogeno è l’elemento più abbondante che c’e nell’universo, per esempio il nostro Sole è una palla di idrogeno in fiamme, il nostro corpo è composto dal 10% di idrogeno, ma è anche un elemento molto leggero, con una molecola molto piccola ed evapora con facilità, questo è il motivo perché sul pianeta terra non si trova allo stato puro.
Se da un lato il fatto che sia più leggero dell’aria lo rende sicuro in caso di perdite dei serbatoi, dall’altro lato, per utilizzarlo, vista la sua mancanza sulla terra (In pianeti più grandi del nostro si arriva anche ad un 50% della composizione del pianeta fatta da idrogeno), è necessario produrlo in modo industriale e sopratutto rinnovabile.
Come si fa?
E’ molto semplice, si prende l’acqua,
si mette in vasche apposite e si fa attraversare l’acqua dalla corrente elettrica, che letteralmente “spacca” la molecola di H2O.
L’ossigeno va in aria e l’idrogeno si cattura.
Il grande vantaggio è che l’energia solare la possiamo produrre in zone del mondo molto calde tipo il Sahara e l’acqua è l’elemento più presente sulla terra, se consideriamo che il processo si può fare anche con l’acqua del mare, quindi si può produrre Idrogeno, quindi un’energia rinnovabile a costi bassissimi.
Ti starai chiedendo:
“Allora Daniele, perche non lo abbiamo ancora nei serbatoi delle nostre auto?
La risposta è che fino ad oggi i costi erano proibitivi, ma da fonti molto attendibili ( Marco Alverà, CEO di SNAM) posso affermare che i costi sia delle energie rinnovabili e sopratutto delle vasche stanno scendendo e entro 5/6 anni al massimo il prezzo dell’Idrogeno potrebbe essere competitivo con il petrolio.
Pensa che fino a 10 anni fa l’energia solare costava 10 volte più del petrolio, poi alcune nazioni intorno al 2005, tra cui Italia, Germania, Spagna hanno deciso di lanciare l’industria solare e hanno investito nello sviluppo dell’energia circa 1.000 Miliardi di Euro ,creando lo sviluppo del mercato e portando il costo da 10 volte a 1/3 del petrolio.
Le vasche, attualmente ancora artigianali, costano ancora troppo: circa 1.300 $ al Kw, ma i costruttori si sono impegnati a far scendere il costo a 300$ al Kw entro i prossimi 5 anni.
Quindi il combinato delle due cose farà scendere il prezzo a livelli competitivi con il petrolio.
Ma torniamo alla questione di Damiano sull’elettrico.
Oggi il mondo funziona così:
- 25% Petrolio
- 25% Gas
- 25% Carbone
- 25% Nucleare, Idrico e Rinnovabili.(Solare e fotovoltaico)
Se vogliamo arrivare a de-carbonizzare il Mondo con zero CO2, dobbiamo per forza lavorare sui primi 3 fattori, eliminandone l’uso (Petrolio, Gas,Carbone e Nucleare sono le fonti utilizzate attualmente per produrre l’energia elettrica per oltre il 75% del totale) e sostituendolo con l’elettrico rinnovabile, questo potrà arrivare forse, ,ad una percentuale del 40%.
Il resto, a questo punto sarà l’idrogeno.
Questo perchè l’elettrico ha un problema legato alla scarsa energia presente nell’elettrone e questo fa si che alcuni mezzi di trasporto ne rimarranno esclusi, vedi gli aerei, le navi i camion.
Oltre a questo c’è il problema del trasporto dell’energia elettrica, che costa 3-4 volte di più che trasportare Idrogeno (che utilizzerebbe le già esistenti reti di distribuzione di gas), senza parlare del costo dello stoccaggio dell’energia elettrica che è esponenziale, e non dimentichiamoci delle problematiche di smaltimento delle batterie esauste.
Pensa che stoccare elettricità in una batteria, il consumo di una famiglia di una settimana, diciamo 1 Megawatt/h costa circa 250€, mentre lo stoccaggio dell’idrogeno nei depositi naturali costa solo 5€.
Questi due fattori secondo me incideranno pesantemente sull’utilizzo economicamente sostenibile di queste energie, nella battaglia tra Elettrico e Idrogeno in futuro
Ma tornando alle auto e per dare un senso compiuto alla mia risposta, dai test fatti dalla Toyota, con solo 1 Kg di Idrogeno si percorrono circa 150 km, mentre per percorrerli in elettrico ci vogliono batterie per oltre 500 kg, che vanno prodotte, e poi smaltite…
…quindi anche se il costo dell’energia è attualmente basso, ma ti ricordo prodotto grazie alle fonti energetiche che rilasciano CO2, nei costi di utilizzo e d’acquisto bisogna considerare anche questi fattori non secondari.
Se vogliamo ridurre a zero il CO2, e per esempio un camion che attualmente non può essere alimentato con l’elettrico, per il costo e il peso delle batterie necessarie, l’unica soluzione percorribile sarà l’idrogeno.
E se il costo si ridurrà al punto tale da rendere l’utilizzo sulle auto molto più economico rispetto all’elettrico puro…
…il gioco è fatto.
Del resto sei ci pensi:
Utilizzo l’acqua presente in natura, l’energia elettrica la produco con il sole e con il vento, con questa scindo la molecola H20 e rilascio ossigeno nell’aria e mio tengo l’idrogeno , che poi utilizzo per alimentare le centrali di produzione di energia elettrica…
…LA FAMOSA QUADRATURA DEL CERCHIO.
In Italia la corsa all’Idrogeno è già partita.
Snam per esempio, sta già trasformando i suoi metanodotti in Idrogenodotti, per fornire Idrogeno alle fabbriche, tipo le industrie chimiche, che già lo utilizzano per la loro forza motrice.
La Germania ha appena stanziato investimenti per lo sviluppo dell’Idrogeno per oltre 10 miliardi di Euro, e questo è solo l’inizio e la dice lunga su come si muoverà il mercato dell’energia nei prossimi anni.
Attualmente come sostiene Marco Alverà, CEO di SNAM, l’impegno costante, sempre nell’ottica della riduzione del CO2 è quello di portare l’Idrogeno da Grigio, attualmente utilizzato in industria (prodotto dalla scissione della molecola del Metano CH4 che rilascia CO2 nell’atmosfera), a Idrogeno Green derivato dal Sole/Vento e dall’acqua, con rilascio di ossigeno.
E se due colossi e non sono i soli, come Toyota e Snam si stanno indirizzando verso questa strada…
Del resto a meno che il sole non ci metta una tassa, la fonte primaria di energia è assolutamente gratuita. Pensa che tornando al Sahara, solo lo 0,3% della sua superficie attrezzata con il fotovoltaico, basterebbe per il fabbisogno di tutta l’Europa per un intero anno
“Quindi se tanto mi da tanto, caro Damiano, nel futuro di sicuro ci sarà un sorpasso dell’elettrico rispetto al petrolio, ma sarà la lotta per il secondo posto, perchè al primo, ci sarà solo l’H.”
Dopo questa micro-disamina elettro-futurista, ti auguro,*|FNAME|*, una buona prima settimana d’Agosto
Daniele
P.s. se ti interessa approfondire:
https://it.wikipedia.org/wiki/Produzione_di_idrogeno
https://www.toyota.it/gamma/nuova-mirai/perche-idrogeno
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Daniele Murgia
#andratuttobene
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