“Preoccuparsi: essere in uno stato di apprensione, di ansia…”
(Enciclopedia Treccani)
preoccuparsi, essere in uno stato di apprensione, di ansia, hai presente?
Da mille parti ti consigliano di vivere il ” Qui e Ora”, perché il passato è tale e il futuro è una probabilità, però nella vita di tutti i giorni, se hai un pò di sale in zucca e non vivi in una comune sull’isola di Wight (Citazione che solo i Sapiens come me potranno cogliere) ogni tanto qualche preoccupazione arriva.
Di mille generi: famiglia, lavoro, amicizie ecc…
Normalmente sono “momenti” che vengono elaborati e “digeriti” in breve tempo, grazie al nostro fantastico cervello razionalizzante, a volte però, hanno il fastidioso vizio di entrarci nella testa e come un tarlo roderci dentro fino a crearci stati di malessere fisico.
In questi casi il nostro dialogo interno, si focalizza sempre sullo stesso argomento, diventiamo quasi paranoici e piano piano perdiamo il contatto con la realtà del problema che a volte è solo “una tempesta in un bicchiere d’acqua.”
Come diceva Mark Twain:
“Preoccuparsi per qualcosa è come pagare interessi su un debito che non sei nemmeno certo d’avere.”
Allora quando mi succede, e ti garantisco che mi succede (la mia parte da ragioniere che programma l’agenda a 3 settimane ha il sopravvento …) cerco nella mia cassetta degli attrezzi gli strumenti giusti per debellare il problema alla fonte.
“Se non riesci a dormire, allora alzati e fai qualcosa invece di stare steso a preoccuparti. É la preoccupazione che ti distrugge, non la mancanza di sonno.”
Dale Carnegie
Per ora gli strumenti più efficaci per me sono:
L’attività fisica : Bicicletta e il Tango Argentino e un pò di Yoga alla mattina. Tutte queste attività hanno la capacità di farmi “staccare la mente” e riequilibrare il cervello attraverso l’emissione di Endorfine e Serotonina, due ormoni fondamentali per il benessere dell’uomo e della donna.
La Meditazione, che ha il potere in pochi minuti di respirazione corretta di riequilibrare la tempesta nella tua testa e farmi ritornare lucido e concentrato.
Questo funziona per me…
… ma funzionerà per tutti?
Allora sono andato alla ricerca di alcuni articoli sul web per fornirvi una sorta di “vademecum” da utilizzare quando la preoccupazione “esagera”. Ne ho trovato uno, pubblicato oltre 2 anni fa su un sito di Wellness e crescita personale, che mi ha colpito per semplicità e contenuti e te lo vorrei proporre.
Spero che ti piaccia e soprattutto che ti sia d’aiuto.
Come addestrare il nostro cervello a smettere di preoccuparsi?
A volte le preoccupazioni possono occupare il nostro cervello facendoci concentrare su di un futuro incerto e soprattutto incontrollabile fino a consumare le nostre energie mentali e sentirci stanchi. Al riguardo le preoccupazioni possono essere necessarie per prepararci a delle nuove esperienze ma anche rappresentare una cattiva abitudine che ormai si è automatizzata nel tempo e che continua a innescare uno stato d’ansia perpetuo.
Qualunque siano le ragioni delle proprie preoccupazioni come addestrare il nostro cervello a smettere di preoccuparsi? In merito a ciò ecco alcuni consigli per insegnare alla tua mente a interrompere quel suo stato di apprensione così da sentirti finalmente più spensierati.
Quali sono i modi attivi per addestrare il nostro cervello a smettere di preoccuparsi?
Preoccuparsi delle conseguenze negative di alcuni eventi può essere utile, salvo che lo stato di preoccupazione non abbia alcuna utilità pratica tranne che risucchiare le tue energie mentali, a causa dell’automatismo che hai innescato coltivando spesso i pensieri negativi.
Quindi preoccuparsi è una cattiva abitudine da eliminare sostituendola con delle nuove sane abitudini. A tal proposito esistono vari modi attivi per addestrare il nostro cervello a smettere di preoccuparsi. In merito dovresti provare a:
- scrivere delle tue preoccupazioni;
- meditare;
- fare del movimento fisico;
- concentrarti sul presente;
- allenarti a pensare in modo positivo;
- identificare il vero problema facendoti le domande giuste;
- rinunciare al controllo;
- identificare e accettare i tuoi sentimenti.
A tal proposito di seguito vengono proposti alcuni approfondimenti sui modi attivi correlati a come addestrare il nostro cervello a smettere di preoccuparsi
Perché è utile scrivere delle tue preoccupazioni?
Scrivere delle tue preoccupazioni quando ti assalgono, sulla carta o sul computer, è utile per alleggerire la tua mente da troppi dettagli da ricordare così da dare sollievo al cervello e sprecare meno energie mentali.
Tale metodo permette di staccarsi da un problema per riposarsi e recuperate la lucidità mentale per poi tornare in un altro momento ad analizzarlo proponendo e selezionando delle possibili soluzioni. Fra l’altro preoccuparsi troppo non consente di creare e decidere lucidamente le migliori soluzioni, pertanto scrivere comunica al cervello della necessità di ricorrere subito a delle soluzioni reali e di smettere di preoccuparsi.
A che cosa ti serve meditare?
La meditazione serve a diminuire l’agitazione e a interrompere l’automatismo di preoccuparsi o di coltivare i pensieri negativi. Al riguardo puoi meditare ovunque in modo molto semplice, in particolare smettendo di fare qualsiasi cosa, magari seduto/a in un luogo tranquillo o nel letto prima di dormire, senza aspettative e cominciando a respirare mentre ti concentri sul gonfiarsi e sullo sgonfiarsi della parte bassa della pancia e sull’aria che entra ed esce dalle narici. (ALLA FINE DELLO SPUNTO TROVERAI UN LINK AD UN ARTICOLO CHE PARLA DELLA RESPIRAZIONE) Bastano 30 secondi di meditazione per calmarti, dunque praticala ogni volta che cominci a pensare negativo o se senti la necessità di tranquillizzarti, anche a lavoro.
Sebbene il tuo cervello cercherà di riportarti sulle tue preoccupazioni riuscirai a disinnescarlo semplicemente non coltivando i pensieri negativi che ti verranno in mente, lasciandoli andare via come delle
nuvole portate via dal vento e continuando a respirare concentrandoti sulla pancia e sulle narici.
Quali sono i benefici del movimento fisico?
Fare del movimento fisico, ad esempio passeggiare o correre in mezzo alla natura, nuotare, ballare o fare ginnastica, è utile perché non solo è un’abitudine salutare che attenua l’ansia, lo stress e il nervosismo ma serve anche per far credere al cervello che il corpo è meno agitato perché adesso non ci sono problemi da risolvere. Inoltre lo sport permette di distrarre il cervello facendolo concentrare sul fare i movimenti con precisione e sulla respirazione e riduce i sintomi da stress come la pressione alta.
In aggiunta l’attività sportiva favorisce il buonumore stimolando la produzione degli ormoni del benessere, quali l’endorfina e la serotonina, così da predisporti al pensiero positivo e alla tranquillità, rinforza, snellisce e tonifica il corpo, è divertente, previene le malattie cardiovascolari e aiuta a socializzare.
Perché è importante concentrarsi sul presente?
Cercare di concentrarsi sul presente aumentando la consapevolezza sul qui e ora e rimandando le preoccupazioni inutili è importante per prendere delle decisioni chiare su ciò che è necessario fare in questo esatto momento, godendosi i diversi momenti piacevoli della giornata ma anche accettando i momenti meno gradevoli.
A che cosa serve il pensiero positivo?
Allenarsi a pensare in modo positivo e flessibile serve per trovare più velocemente le soluzioni più idonee a risolvere i problemi. A tale scopo può essere utile rivolgersi a un life coach o a uno psicoterapeuta oppure leggere molti articoli sul web e libri su queste tematiche.
Perché è utile identificare il vero problema?
Identificare il vero problema nascosto nella propria spirale riflessiva facendoti le domande giuste è utile sia per risolverlo sia per capirne la gravità. In particolare dovresti domandarti: “E’ questo il mio vero problema?”, “Ho fatto tutto quello che potevo riguardo a…?” oppure “Questo problema è davvero così grave?”. Se la risposta a ciascuna domanda è “No!” allora non dovresti preoccuparti più di tale problema poiché non è prioritario.
A che cosa serve rinunciare al controllo?
Rinunciare all’idea di poter controllare ogni evento, cosa o persona della tua vita ma restando comunque speranzosa/o che tutto andrà per il meglio o che i possibili problemi si risolveranno positivamente è importante per rilassarti, essere te stesso, lasciar essere se stessi gli altri e diventare più flessibile e felice. Per di più esistono degli eventi su cui non possiamo davvero aver alcun controllo, ad esempio un’eruzione vulcanica o una rapina in banca, pertanto ogni pensiero relativo al controllo è davvero inutile e uno spreco di energia mentale.
Perché è indispensabile accettare i propri sentimenti?
E’ davvero indispensabile imparare ad accettare i propri sentimenti, infatti negarli non consente di prendere coscienza di un problema reale e di apporvi rimedio. Fra l’altro i sentimenti si riconnettono ai pensieri, pertanto possono rivelarsi artificiosi, menzogneri e controproducenti, invece le emozioni essendo istintive possono illuminarci su come ci sentiamo veramente in una determinata situazione e per capire se le nostre preoccupazioni sono sensate o delle bugie. In merito è sempre opportuno chiarirsi le idee per distinguere i sentimenti dalle emozioni.
Spero ti sia piaciuto e ti lascio con una frase di Sir Winston Churchill:
“Quando sono sopraffatto dalle preoccupazioni ripenso a un uomo che, sul suo letto di morte, disse che tutta la sua vita era stata piena di preoccupazioni, la maggior parte delle quali per cose che mai accaddero.”
Ecco l’articolo che parla dei vantaggi di una buona respirazione.
La respirazione…una “medicina” ancora troppo sottovalutata —> Link