A volte il tuo organismo ti propone un’ “Uscita forzata” hai presente?
ATTENZIONE PROGRAMMA/APP BLOCCATA…
VUOI FORZARE L’USCITA?
PREMI IL TASTO ARRESTO…
A volte il tasto arresto si presenta sotto forma di un Risotto al Pesce Persico, che ti costringe a fare i conti con le tue più intime paure, riscoprire che si può vivere senza mangiare per quasi 3 giorni e risuscitare come Lazzaro al suono di fermenti lattici lattici e riso in bianco, con parecchi chili in meno.
Ti riprendi da questo stato catatonico e pensi o provi a riconnettere la tua rete neurale, (nel frattempo ha preso le sembianze della matassa di fili elettrici dietro il presepe), che per lo spunto del lunedì, i tuoi partecipanti all’alleanza di cervelli si aspettano un articolo da te che vieni a volte considerato un “allenatore” di menti, o impropriamente un mentore.
Diavolo che responsabilità:
- allenatore a chi?
- mentore a chi?
- insegnante a chi?…
… e allora mi sono chiesto:
Ma come si sceglie un allenatore, un insegnante o un mentore?
Esistono a sentire Daniel Coyle nel suo “Piccolo manuale del Talento” alcune caratteristiche fondamentali da tenere in considerazione per la scelta.
1- Evitare qualcuno che vi ricordi un cameriere cortese.
Questa persona si concentra sopratutto sul farvi sentire bene, sorride spesso, cerca sempre di appianare i problemi, insomma di far andare lisce le cose con il minimo sforzo. Spesso li senti dire: “non preoccuparti, nessun problema, possiamo occuparci di questo più tardi.” Ecco questo genere di persone sono ottime come camerieri in un ristorante, ma pessime come insegnanti e mentori.
2- Cercate qualcuno che vi spaventi un pò..
A differenza degli incontri con i precedenti, gli incontri con questi ultimi devono sempre essere pieni di emozioni poco familiari, rispetto, ammirazione e spesso brividi di paura. Cercate qualcuno che:
- Vi guarda attentamente: è interessato a capire da dove venite, cosa volete e sopratutto cosa vi motiva.
- E’ orientato all’azione. Non ama troppo le chiacchiere e vuole iniziare subito con esercitazioni pratiche per capire al volo cosa gli trasmettete e viceversa.
- E’ onesto in modo irritante: vi dirà la verità sulla nostra performance in modo chiaro. All’inizio fa male , ma poi con il tempo imparerete che non è nulla di personale, anzi è un informazione essenziale se volete migliorare. Non si può migliorare quello che non si misura.
Del resto non state cercando un amico, ma una persona solida con cui intraprendere un viaggio verso la versione migliore di voi.
3- Cercate qualcuno che dia indicazioni brevi e precise.
La maggior parte dei grandi insegnanti non fa discorsi lunghi o tiene lezioni lunghe e noiose. Al contrario dà indicazioni brevi e chiare per guidarti in modo inequivocabile verso il bersaglio. Del resto l’insegnamento non è una gara di retorica: consiste nel creare una connessione e fornire informazioni utili.
4- Cercate qualcuno che ama insegnare i fondamentali.
I grandi insegnanti usano un’intera sessione di pratica su un fondamentale piccolo: per esempio su una frase da ripetere con la corretta enfasi e le giuste pause, una scheda da compilare in modo ineccepibile, un accordo su una sola corda della chitarra, un modo particolare di impugnare una racchetta e così via.
Può sembrare strano, ma se andate a vedere come, specialmente nello sport, si allenano i campioni, troverete una costante attenzione e cura dei fondamentali, che diventano le fondamenta solide su cui costruire un palazzo (Cit. E.A.)
5- A parità di condizioni, scegliete una persona più vecchia.
L’insegnamento come qualsiasi altro talento, per crescere ha bisogno di tempo. I migliori insegnanti sono prima di tutto allievi che migliorano le loro competenze e abilità di anno in anno. Questo non vuol dire che non ci siano buoni insegnati giovani o che il capello grigio sia garanzia di successo. Però se potete a parità di condizioni sceglietene uno più vecchietto.
Spero di possedere alcune di queste caratteristiche, e se non le trovate, vi prego di segnalarmelo, in modo da poterci lavorare per il futuro.
Su una cosa posso sicuramente vincere a mani basse : l’Età dei Datteri 😉…
… con buona pace del pesce persico.