Oggi mi piacerebbe parlare dell’attenzione.
Quante volte ti è capitato durante una giornata di partire con 1.000 propositi buoni, con 1.000 cose da fare, con 1.000 idee da portare a termine e poi ritrovarti a fine giornata con un pugno di mosche, senza aver fatto che una minima parte dei progetti?
Devo dire che spesso è successo anche a me, e questa è una delle poche cose che mi fa veramente arrabbiare perché sono sempre molto consapevole del valore del tempo e quando mi rendo conto di non averlo utilizzato nella maniera corretta mi fa un po’ girare i cosiddetti.
Negli anni ho cercato di trovare alcune soluzioni ma sembra che più passa il tempo e più il mondo mi remi contro, perché invece di trovare attenzione e focus mi arrivano in continuazione nuove distrazioni che mi allontanano dalla mia soglia minima di attenzione: come fare?
Sicuramente viviamo in un mondo iper tecnologico e le distrazioni sono assolutamente costanti e numerose. Del resto questo aumento impressionante della tecnologia qualche effetto collaterale doveva pur averlo; ha sicuramente migliorato maniera esponenziale molti aspetti e contribuito ad un migliore stile di vita, ma allo stesso tempo ci ha inserito all’interno di un “bombardamento di stimoli” da cui facciamo a volte fatica ad uscire.
Secondo me, uno dei motivi principali è la tendenza dell’uomo a lavorare con il concetto del multitasking; alla luce della mia esperienza posso garantire che assolutamente una cavolata…
— o perlomeno le uniche persone dotate del dono del multitasking sono le donne e ancor più le mamme.
Mamme che riescono in modo assolutamente inspiegabile a gestire in contemporanea:
- la casa
- i figli
- i compagni/mariti
- le faccende personali
- il condominio
- la suocera
- la mamma
- il cane
- ecc. ecc.
Anche solo la metà di questi compiti svolti in contemporanea per noi uomini è assolutamente impensabile e ci metterebbe una condizione di grandissimo abbattimento morale; del resto è risaputo fin dalla notte dei tempi.
In quanto “homo sapiens genere maschile”, avevamo il solo compito di procacciare il cibo alla famiglia, e come tutti i grandi predatori e cacciatori avevamo la capacità di focalizzarsi soltanto esclusivamente su un obiettivo per volta, nello specifico ” la preda”
Questo focalizzarci estremo, riportato ai nostri giorni può essere anche ” comico”.
Ti sarà capitato (a me parecchie volte) di essere completamente assorbito dal programma che stai guardando in tv, che sia la partita di calcio piuttosto che un documentario sull’arte bizantina, piuttosto che un film particolarmente avvincente; tu sei lì sul divano completamente immerso nella tua situazione, assolutamente focalizzato su quello che stai guardando, completamente in trance nel tuo viaggio catodico, quando improvvisamente si siede al tuo fianco a tua moglie o la tua compagna che incomincio a parlare.
Tu inizialmente senti un vago brusio provenire da lontano, molto lontano.Un brusio che diventa sempre più vicino e aumenta di volume. Ad un certo punto diventa impossibile non sentirlo e tu vieni staccato in maniera violenta della tua trasmissione, ritorni sulla terra anzi sul divano e a quel punto ti rendi conto:
Al tuo fianco c’è l’origine del brusio, la tua dolce metà!
A questo punto tu, con occhi stralunati le chiedi: “stavi dicendo qualcosa, amore,?”
E lei risponde guardandoti con quella fastidiosa aria di sufficienza No niente!!!“ si alza se ne va! Mah?
Quindi alla fine mi sono detto: il problema può essere risolto cercando di focalizzarsi su un obiettivo per volta, su un’azione per volta tanto oltre questo non riusciamo a fare!
A supporto della mia teoria arriva anche Piernicola de Maria nel suo libro libro” Efficacia Personale” .
Nello specifico ci regala alcuni consigli che io ho messo in pratica (alcuni li conoscevo già) e che si sono rivelati per me estremamente utili al fine di raggiungere una efficacia/efficenza migliore nella raggiungere gli obiettivi giornalieri.
Ecco alcuni suggerimenti presi dal libro:
- Cerca di dedicare blocchi ininterrotti di tempo per ogni singola attività. Questo ti garantisce ti massimizzare l’attenzione e la concentrazione. Non devono essere blocchi lunghi ( io ti consiglio massimo 50 minuti e 10 minuti di pausa), Ma deve essere un tempo ininterrotto.
- Preparati alla performance.Esiste l’attività e esiste la preparazione all’attività.E’ già molto difficile rimanere concentrati in condizioni normali, perché rischiare che la non preparazione ci distragga? Ogni volta che decidi di dedicare del tempo interrotto ad un’attività, inizia preparando tutto quello che pensi ti possa servire per portare a termine l’attività. Questa pratica ti eviterà le distrazioni e aumenterà il tuo potenziale d’attenzione.
- Riavvia la Mente.Ogni volta che ti scopri distratto, non innervosirti. Limitati a chiudere gli occhi, respirare profondamente e ricorda quale è l’attività importante del momento.Devi recuperare velocemente l’attenzione, non arrabbiarti!
- Rimuovi la tecnologia necessaria.Ogni volta che devi concentrarti, rimuovi (proprio fisicamente) tutta le tecnologia che non ti serve per il compito che devi portare a termine. Se devo scrivere al computer, non mi serve il cellulare. ma non mi servono neanche tutti gli altri software presenti sul computer e che non sono funzionali a scrivere. Rimuoverli- ove possibile- o spegnerli aiuta a tenere l’attenzione verso il risultato che vogliamo ottenere.
Provaci con fiducia e poi mi dirai.
Ti saluto con una dichiarazione del premio Nobel per l’economia Herbert Simon:
“Ciò che l’informazione consuma è evidente. Consuma l’attenzione di chi la riceve. Quindi una ricchezza di informazioni genera una povertà di attenzione.”
Libro consigliato: