Il tempo passato in relax, spesso in compagnia di un buon libro, ha sicuramente prodotto un gran numero di spunti nella mia testa e un sacco di materiale che vorrei mettere in ordine a breve per riproportelo in questi appuntamenti.
Un libro che ho trovato “Illuminante”, me lo ha consigliato Elisa, un’assidua e appassionata frequentatrice della nostra Alleanza di Cervelli e autrice del Guest Post del 23 Aprile – La Gestione del tempo secondo Elisa
Il libro in questione è “L’ARTE DI PASSARE ALL’AZIONE” di Gregg Krech, un libro pieno di concetti interessanti e di facile applicazione nella vita quotidiana.
Gregg Krech è una delle massime autorità sulla psicologia giapponese negli Stati Uniti. Autore di best seller pubblicati in tutto il mondo, è il fondatore e direttore del ToDo Institute nel Vermont (USA), dove promuove una concezione della vita basata sullo sviluppo del carattere e l’accettazione propositiva dei propri limiti.
Circa a metà libro compare una domanda insidiosa:
Un quarto d’ora è più lungo quando si aspetta qualcuno che è in ritardo o quando siamo noi a far aspettare qualcun altro?
Ovviamente il lasso di tempo è identico ma se ci pensi bene, quando ti sbatti e magari lasci alcune cose a metà, per arrivare puntuale ad un appuntamento e la disponibilità altrui a fare altrettanto è scarsa, questo può essere irritante.
La realtà è che quando arriviamo in ritardo e costringiamo qualcuno ad aspettarci, stiamo deliberatamente e senza rispetto erodendo la sua risorsa più preziosa che è il tempo dimostrando poco rispetto per la sua vita.
Anche se l’altro attende di buon grado e pazientemente, magari utilizzando questi minuti per fare altro e ridurre la scocciatura al minimo, non cambia la sostanza, gli stIamo rubando un frammento della sua esistenza.
Ti riporto un esempio pratico tratto dal libro:
Immagina di uscire di casa già in un piccolo ritardo per andare dal dentista, di prima mattina.
Ti riprometti di chiamare l’assistente del dentista mentre sei in auto per consentirgli di riprogrammare l’agenda. Solo quando parti ti rendi conto che il tuo telefono è completamente scarico e come se non bastasse trovi un traffico pazzesco a causa di un cantiere.
Morale arrivi in un ritardo imbarazzante.
Ti è mai successo?
Il punto che spesso sottovalutiamo quali sono le ripercussioni che il nostro ritardo potrebbe creare sulle altre persone coinvolte.
Può darsi che io abbia provocato dei problemi al dentista, per esempio mettendolo in uno stato di tensione e costringendolo a far aspettare altri clienti, il che potrebbe rovinargli la reputazione.
Forse ho messo in difficoltà altri pazienti che dovevano tornare al lavoro e questo potrebbe aver avuto effetto sui loro colleghi e clienti.
Quando siamo in ritardo possiamo cadere uno sull’altro come tessere del Domino, dando via ad una sequenza di eventi di cui non verremo mai a conoscenza pur essendone responsabili.
Per cercare di evitare i ritardi un buon consiglio è quello di non dimenticare di mettere in conto i contrattempi.
Per quanto ci sforziamo di avere il controllo, di essere efficienti e volenterosi, saremo sempre vulnerabili rispetto a ciò che è incontrollabile e imprevedibile. Calcolare i tempi con precisione senza tenere conto degli imprevisti e intoppi equivale ad andarsela a cercare.
Che lo vogliamo oppure no, gli altri dipendono da noi. Siamo tutti legati uni agli altri perché le nostre vite, famiglie e comunità sono intrecciate in una rete compatta.
Come scrive l’autore: “Quando veniamo meno ai nostri doveri, questa struttura si deforma, e nemmeno la giustificazione più valida aiuta coloro che si trovano all’estremità opposta e che sono costretti loro malgrado a subire la situazione.”
Quindi in conclusione dobbiamo imparare a fare scelte più realistiche e ad ammettere che le cose richiedono molto più tempo del previsto e a organizzarci di conseguenza.
Se non ci decidiamo a cambiare, gli altri continueranno a pagare con noi il prezzo dei nostri errori.
Questo è solo un piccolo assaggio delle “perle” contenute nel libro e sicuramente nelle prossime settimane ne scopriremo altre molto interessanti.