Ciao
Oggi è il primo giorno di Primavera.
Fin da piccolo il 21 Marzo per me ha sempre avuto un “gusto” particolare.
Ha sempre segnato per me la fine del freddo Inverno (Odio il freddo!), una sorta di rinascita e finalmente la partenza nuova bella stagione con tutte le sue meravigliose e lunghe giornate, piene di colori, profumi e voglia di vivere.
Spesso in questa data mi sono successe cose memorabili di cui custodisco gelosamente nel cuore i ricordi, data che fra l’altro ha un valore sentimentale particolare perché era anche il compleanno di mio Papà Antonio.
Lo vedo sempre come un dono, un regalo dell’Universo…
… per cui, fedele alla mia massima che “bisogna sempre restituire quello che l’Universo ci dona” ho deciso di stravolgere il protocollo degli invii sempre al lunedì mattina e in questo momento di vita particolare, dove anche i “Lunedì” non sono più gli stessi, farvi un dono propiziatorio per questo nuovo inizio.
Il momento particolare, oramai lo abbiamo capito, sarà piuttosto lungo e ognuno di noi deve fare il massimo, con responsabilità perché passi più velocemente possibile, e se questo prevede di stare a casa, dobbiamo starci!
#IORESTOACASA
E stando a casa vorrei cercare di starvi “metaforicamente più vicino”, perché solo insieme possiamo vincere questa battaglia e uscirne più forti e spero migliori.
Tornando al dono ho deciso di intensificare gli invii per dare a voi più spunti di riflessione, anche per rendere più tollerabile l’isolamento e per fare questo ho chiesto una mano ai membri dell’Alleanza di cervelli.
Sto già ricevendo adesioni da parte di alcuni/e volenterosi e illuminati che vogliono lasciare un segno, scrivendo un post per noi.
Un messaggio di speranza e positività, per cui preparatevi che presto ne vedrete delle belle.
(Se hai voglia di lasciare il tuo segno, scrivimi senza indugio)
E chi poteva iniziare questa nuova serie, a tre cifre se non la nostra più affezionata e prolifica scrittrice?
Elisa per questo primo giorno di primavera ha deciso di “Donarci” ben due perle, da leggere con calma e consapevolezza, anche perché si tratta di riflessioni completamente calate nel momento particolare che stiamo vivendo.
Ma non perdiamo tempo e come direbbe qualcuno: “Tre, Due ,Uno, VIA con la prima”
La vera felicità costa poco, se è cara non è di buona qualità.
(François-René de Chateaubriand)
Ciao Daniele,
oggi apro il mio Guest Post con questa citazione, riportata alla data di oggi sul #calendariogeniale, un simpatico calendarietto a fogli “mobili” che cito spesso nei miei articoli e che come avrai capito non è solo parte integrante dell’arredamento della mia camera da letto, ma è una vera e propria fonte di ispirazione e spinta motivazionale giornaliera.
Ti chiederai perché questa frase mi ha colpito, ma soprattutto perché proprio adesso?
Te lo spiego invitandoti a concentrare l’attenzione su 3 parole insite nella frase stessa e da cui deriva tutto il suo significato: FELICITA’ – COSTO – QUALITA’ , che vanno a braccetto con 3 attributi, costituendo quasi delle “coppie”: vera – poco – buona.
Sì perché di questi tempi, quelli del “Coronavirus”, queste 3 semplici parole possono assumere un significato particolare se pensiamo al ruolo che i SOLDI hanno rispetto alla nostra FELICITA’ e alla QUALITA’ della nostra vita.
Chi mi conosce sa che sono una persona parsimoniosa, ma “bada bene” – per citare un monito che direi ai miei amici toscani – non tirchia né accumulatrice seriale, semplicemente sto attenta alle spese perché:
1) le mie entrate mensili non mi consentono nemmeno volendo di fare una vita da “nababbo” e soprattutto perché
2) non mi interessa vivere o mostrare agli altri di vivere al di sopra delle mie possibilità.
Ciò non toglie che, come tutti gli esseri umani, anche io nella mia vita quotidiana – almeno quella pre-quarantena – mi trovo a dover fare i conti con le spese fisse e necessarie come alimentazione, mutuo, bollette ecc … e a dedicare una porzione di stipendio, neanche tanto trascurabile, a quelle che definirei le “spese ludiche o sociali”, cioè quelle spese di cui non potrei fare a meno per “godermi la vita” nel senso più ampio del termine.
O almeno così ho sempre pensato.
Estetista, parrucchiere, palestra e corsi di ballo vari mi servono per prendermi cura del mio corpo; d’altro canto i libri, i corsi di formazione, la partecipazione ad eventi e convegni, i viaggi mi servono per prendermi cura della mia mente; e per finire il cinema, le cene al ristorante, le serate danzanti mi servono per prendermi cura delle mie relazioni, e così via …
Ma sai, già nel momento in cui lo sto mettendo nero su bianco mi sembra quasi di contraddire la mia premessa iniziale, ossia quella di ritenermi una persona “parsimoniosa” perché a giudicare da tutte queste uscite mensili destinate ad attività non strettamente legate alla soddisfazione dei miei bisogni di base, chi mi legge potrebbe fraintendere e pensare che non sia del tutto vero…
… certo, non dobbiamo dimenticarci che esistono dei bisogni che vanno oltre la mera sopravvivenza, ce lo ha insegnato Abraham Maslow con la sua famosa “Piramide dei bisogni” come tu ben sai, quindi non sono qui a dire che dovremmo rinunciare a tutto questo.
NO.
Sto solo pensando … tutte queste cose in cui spendiamo le nostre risorse (sia di denaro che di tempo), sono davvero così indispensabili per raggiungere la tanto desiderata e astratta “felicità”?
Potremmo vivere senza qualcuna di queste oppure semplicemente limitarne la quantità senza subire un calo della nostra qualità di vita?
Beh, secondo me sì, e l’ho pensato proprio in questi giorni in cui mi trovo a vivere come tutti gli italiani l’ennesimo paradosso di questo periodo di “crisi sistemica”, ovvero:
NON SO COME SPENDERE I SOLDI!
Wow, non ti sembra un’affermazione un po’ forte?! Ma aspetta, non è finita, perché l’affermazione per quanto mi riguarda va completata … indovina come?
NON SO COME SPENDERE I SOLDI E QUESTO MI RENDE FELICE, e sai perché?
Perché ho capito che la felicità non si misura con il numero di uscite settimanali tra aperitivi e cene o con le quantità di scarpe e vestiti presenti nell’armadio, ma si misura in termini di benessere fisico ed equilibrio interiore, con la capacità di prendermi cura del mio aspetto anche senza dover andare dall’estetista, con la costanza nel mantenere la forma e la salute del mio corpo anche senza dover andare in palestra, con la volontà di mangiare cibi nutrienti ma anche sfiziosi e assaggiare sapori nuovi anche senza dover andare al ristorante, con la voglia di sentire i miei amici e vederli tramite la webcam anche senza dovermi spostare da casa.
Ecco, di tutte queste cose mi sto accorgendo in questi giorni, e ho capito che per vivere una vita piena non è necessario avere tanti soldi da spendere, ma basta avere ciò che è sufficiente per essere sani, sereni, attivi e per goderci qualche sfizio quando ci è concesso.
Piuttosto, quello che sarebbe auspicabile fare è di risparmiare questi soldi che in questo particolare momento storico circolano con meno velocità per poi investirli in qualcosa che abbia più valore in futuro, per noi o per chi verrà dopo di noi … chissà, è una cosa che mi riprometto di fare d’ora in avanti, grazie agli insegnamenti di vita che questo periodo ci sta letteralmente regalando.
E allora, quando usciremo da questo isolamento forzato, perché ne usciremo più forti di prima, smettiamola di cercare la felicità nelle cose materiali e di inseguire un’idea di benessere legata al possesso, ma concentriamoci su di noi e su quello che possiamo fare per migliorare la nostra vita e quella degli altri.
Impariamo a dare il giusto valore alle cose, e cerchiamo di dare più importanza a quelle cose di cui già disponiamo e che non dobbiamo acquistare con il denaro …
…perché la felicità, quella vera, non ha prezzo, non si compra con lo stipendio a fine mese, ma ha un valore, un inestimabile valore.
Una di queste cose che dovremmo valorizzare di più è il “TEMPO”, quel bene che spesso usiamo come merce di scambio nelle nostre attività quotidiane, quello che noi lavoratori dipendenti siamo abituati a “vendere in cambio di denaro” … ma di questo tema te ne parlerò nel prossimo Guest Post, se vorrai.
A presto Daniele, buona vita, e un caro saluto a te e alla tua Alleanza di Cervelli, ovviamente virtuale 😉
Grazie Elisa per la riflessione profonda, su cui pensare in questi giorni…
…ma adesso ci hai incuriosito e aspettiamo il tuo secondo post, per cui carta e penna o pc e tastiera e vaiiiiii.
In attesa del suo prossimo scritto, vi abbraccio e vi auguro un buon sabato extra-ordinario.
Daniele