Ciao
come promesso ecco il secondo Dono direttamente dalla penna di Elisa.
Con lei ad Aprile del 2019 abbiamo affrontato l’argomento della gestione del tempo, in un Guest Post intitolato: La Gestione del tempo secondo Elisa. Clicca sul —>Link se lo vuoi rileggere
Oggi nel primo giorno di Primavera, ha deciso di ritornare sull’argomento, calandosi con consapevolezza e senza timore nel momento storico particolare che stiamo vivendo, per darci una chiave di lettura alla sua maniera.
Prima di immergerci nello spunto, lasciatemi fare un sentito ringraziamento a Elisa che si è appassionata al progetto dell’Alleanza di Cervelli e appena gli impegni lavorativi lo permettono, si dedica a scrivere per noi, riscontrando sempre un grande seguito e molti apprezzamenti fra di voi, per il suo modo di scrivere, profondo ma allo stesso tempo leggero e fruibile, e sopratutto carico di energia, quella energia che è una delle caratteristiche che la accompagnano nella sua vita. Continua cosi…
La gente comune si preoccupa unicamente di passare il tempo; chi ha un qualche talento pensa invece a utilizzarlo.
(Arthur Schopenhauer)
Chiaramente ognuno di voi se vuole esprimere il suo pensiero su argomenti vari, che possono lasciare il segno e darci una mano a creare la migliore versione di noi stessi è ben accetta in queste pagine…
…mandatemi le vostre idee, i vostri scritti senza timore, e sarò felice di pubblicare il vostro Guest Post.
Tornando al secondo dono della prima giornata di Primavera, questo 21 Marzo che sicuramente ci ricorderemo per lungo tempo, con la consueta formula diamo il via a Elisa: ” Tre, Due,Uno, VIA con il secondo post”
Ciao Daniele,
quasi un anno fa ho condiviso con te e con la tua Alleanza Di Cervelli una riflessione sulla “gestione del tempo” che mi era venuta in mente leggendo un articolo che parlava di “time management” e suggeriva le 8 regole di base per una gestione del tempo efficiente secondo le persone di successo.
All’epoca, la riflessione nasceva durante la frequenza di un master che mi dava sì dei buoni strumenti da mettere in pratica nel mio lavoro, ma che inevitabilmente aggiungeva un’ulteriore attività ai miei già 1.000 impegni quotidiani, tra cui il lavoro, lo sport, la formazione, le relazioni sociale e anche l’intrattenimento.
Oggi mi trovo in un contesto molto diverso da allora: siamo al tempo del “Coronavirus”, l’emergenza sanitaria che nel giro di poco tempo è diventata pandemia, il tanto temuto “Cigno Nero” che ha sfondato le porte della nostra vita costringendoci a cambiare abitudini, ad attenerci pedissequamente alle regole rigide imposte dalle autorità, e ad inventarci nuovi modi per sfruttare quella risorsa che abbiamo sempre definito come “scarsa” e che ora improvvisamente ci sembra “infinita”: il TEMPO.
Stamattina mi sono imbattuta in un aforisma di un noto uomo d’affari americano e autore di svariati best sellers, Harvey MacKay, che mi ha colpito e che ti riporto:
Il tempo è gratis ma è senza prezzo.
Non puoi possederlo ma puoi usarlo.
Non puoi conservarlo ma puoi spenderlo.
Una volta che l’hai perso non puoi più averlo indietro.
Già … proprio in questi giorni in cui ci troviamo a lavorare da casa, con i negozi chiusi, le palestre serrate, e ci hanno prima limitato poi impedito l’accesso a tutte le attività ludiche e relazionali che fino a 2 mesi fa occupavano porzioni notevoli delle nostre giornate, sembra che ci siamo accorti improvvisamente di avere del “tempo” che gratuitamente, seppur limitatamente, possiamo usare per ridefinire la nostra vita.
Possiamo scegliere di investirlo in modo proficuo magari per fare qualcosa di nuovo che abbiamo sempre procrastinato proprio con la scusa della mancanza di tempo, oppure per fare semplicemente meglio quello che facevamo prima, concentrandoci al 100% su una sola attività per convincerci definitivamente che il “multi-tasking” non esiste, è solo una bufala.
Quello di cui mi accorgo sui telegiornali e guardandomi in giro (ovviamente non più lontano del balcone di casa mia, perché ti ricordo che come tutti noi anche #iorestoacasa) è che si sono delineati 3 schieramenti di persone che ho deciso di “etichettare” simpaticamente, a modo mio:
- I “pazzi incontrollati” quelli che, abituati alla vita frenetica cittadina, ad avere l’agenda sempre piena di impegni e a vivere a 200 all’ora, si ritrovano ora costretti a passare in casa più tempo di quanto ne abbiano passato nella loro vita e si sentono persi, annoiati, demotivati
- Gli “smaniosi all’eccesso” quelli che, avendo improvvisamente tanto tempo a disposizione, non solo cercano di ingegnarsi come possono per riempire ogni milli-secondo della giornata con le stesse attività di prima per non volerci rinunciare, ma cercano anche di aggiungere altro per non sentirsi in colpa
- I “padroni del mondo” quelli che, se prima non facevano una “mazza” (permettimi di dirlo, rende bene l’idea) sprecando ore, minuti, giornate intere davanti a programmi TV di basso profilo o in attività poco utili, improvvisamente hanno deciso di iniziare ad esempio a correre, riempiendo i parchi a cui l’accesso sarebbe vietato, e a fare cose mai fatte né mai pensate prima
- Prima del virus e della quarantena, non riuscivamo a far tutto quello che volevamo perché NON AVEVAMO ABBASTANZA TEMPO
- Ora che ci troviamo in una situazione di isolamento forzato, ABBIAMO TALMENTE TANTO TEMPO che non sappiamo come impiegarlo al meglio
È vero o no, Daniele?
Ora, senza la pretesa di dare una spiegazione scientifica a questo paradosso né di atteggiarmi come l’esperta di “gestione del tempo”, ti dico la mia al riguardo: l’ABBONDANZA – in questo caso di “tempo” – ci pone in una condizione di stress, confusione, e dispersione più di quanto lo faccia la SCARSITA’ di quella stessa risorsa.
Non so se mi spiego, provo a farti un esempio pratico che mi succede spesso:
se vado in pizzeria e nel menù ho la possibilità di scegliere fra la margherita, la marinara e la capricciosa, lo sforzo che dovrò mettere nella scelta della pizza sarà limitato a quei 3 gusti; se invece aprendo il menù scopro che ci sono 20 gusti diversi, mille ingredienti e mille varianti che si mixano tra loro, ok da un parte mi illudo che sia un bene avere tante varianti tra cui scegliere, ma dall’altro lato probabilmente sarò confuso, indeciso, e lo sforzo della scelta aumenterà inevitabilmente … e sai come finisce?
Che avrò impiegato 10 minuti per scegliere una semplicissima margherita perché, dopo aver fatto la scanner di tutto il menù, mi sarò convinta che nessun altro gusto mi avrebbe soddisfatto più di una classica margherita.
Ti è mai successo?!
In verità in questa storia c’è anche una teoria scientifica, quella della “Coda Lunga”, ma in questa sede non mi soffermerò sul tema di cui non mi considero certo esperta, l’ho usato solo per raccontarti di un fatto reale …
Concludo la mia riflessione semplicemente condividendo con te il mio punto di vista sulla questione della “gestione del tempo ai tempi del Coronavirus” – sembra un gioco di parole ma è proprio così:
FINALMENTE, e ripeto, FINALMENTE possiamo essere PADRONI DEL NOSTRO TEMPO come mai ci è capitato e mai più ci capiterà, FINALMENTE possiamo decidere di dedicarlo a qualcosa che ci fa sentire bene, vivi, attivi, perché il tempo che sprechiamo nel “non essere” noi stessi non ce lo ridarà più nessuno, nemmeno un’altra crisi sistemica (che speriamo non accada più!!!).
Mettiamoci tutti il cuore e l’anima in pace … e come ho letto sul mitico #calendariogeniale nella giornata dello scorso 26 febbraio:
Per evitare che “DOPO” diventi “MAI”, fallo “ADESSO”!
Un caro saluto a te e alla tua Alleanza di Cervelli, con l’augurio di poterci incontrare presto dal vivo.
Elisa.
Nel ringraziarla per l’interessante spunto di riflessione, vi saluto con una frase, che vuole essere il mio dono nella prima giornata di Primavera, nella speranza di vivere, ancor di più in questo momento epocale nel Hic et Nunc:
Ci sono persone che non vivono la vita presente, ma si preparano con grande zelo come se dovessero vivere una qualche altra vita e non quella che vivono: e intanto il tempo si consuma e fugge via.
(Antifonte)
A presto.
Daniele