Ciao
Oggi diamo voce a una mia cara amica.
Ho avuto la fortuna di lavorare con lei in un ufficio multi-Language, dove lavoravo circondato da colleghe e colleghi che come minimo parlavano quattro lingue e tutto il giorno al telefono gestivano trattative commerciali automotive con il mondo.
Una Babele 😂😂😂
Stefania era una di queste colleghe.
Io ero un po’ “l’infiltrato”, perché seguendo il mercato Italia, al massimo dicevo due parole in un pessimo milanese…
… ma le ascoltavo sempre con grande ammirazione, anche se dopo 8 ore passate a sentire parlare in Inglese, Francese, Tedesco, Olandese, Greco, Spagnolo e pure Turco, il mio povero cervello faceva fatica a coniugare un semplice congiuntivo.
Stefania spiccava per simpatia, solarità e freschezza. Vestiva sempre il suo miglior sorriso, e anche nelle gestioni più complesse riusciva sempre ad infondere serenità al suo interlocutore.
Come tutte le persone con queste caratteristiche positive, il rovescio della medaglia era che non dovevi farla arrabbiare, perché allora le nubi temporalesche si addensavano nell’ufficio…
… non so se avete mai sentito un litigio tra una Milanese e un Berlinese in tedesco…semplicemente terrificante!!!
Ma alla fine terminava la telefonata sempre con un sorriso e la solita frase che ricordo con affetto e che cito spesso:
” Io amo il Tedesco, è la lingua più bella del mondo”
Ma veniamo al suo spunto che ho simpaticamente intitolato:
“Sorridere con gli occhi della viaggiatrice”
Quando il mio caro amico Daniele mi ha chiesto di partecipare al suo interessante sito scrivendo un guest post, mi sono subito sentita onorata, anche se l’attimo dopo il mio entusiasta “ma molto volentieri, con estremo piacere!”, invece, sono stata colta dal panico.
Di cosa avrei potuto parlare? Dall’alto di quale competenza avrei potuto scrivere?
Ripensandoci un po’, ho deciso di girare la domanda: di cosa avrei voluto leggere?
Sì sì, ecco qui! Mi sarebbe piaciuto leggere uno spunto leggero e divertente, ma con una morale perché, in fondo, qual è il fine se non capire e conoscere qualcosa di più su noi stessi?
Allora a tutti: buon momento di leggerezza 🙂
Il mio amato lavoro come export area manager mi porta a viaggiare e conoscere realtà diversissime tra loro.
Questa per me non è solo un’occupazione, è piuttosto il modus operandi che ho scelto per me: viaggiare, scoprire, conoscere e comunicare col resto del mondo, sono gli elementi principali dell’esistenza.
Provate ad immaginate, quindi, come possa essersi sentito uno spirito vagabondo come il mio di fronte al lockdown…
Questa brusca frenata ha innescato un uragano di incertezze e domande:
- Che cosa faccio ora?
- Come si fa a stare fermi e quali attività si possono svolgere da fermi?
- Quando tornerò in movimento saprò ancora farlo, e come sarà?
Tante domande, e poche risposte concrete, insomma…
Poi però, quasi naturalmente, lo spirito resiliente è entrato in gioco e mi ha ricordato che, da curiosa cronica quale sono, anche in questi strani e complessi giorni avrei potuto continuare a guardare il mondo con gli occhi della viaggiatrice, questa volta da un punto di vista nuovo:
mi sono quindi soffermata a osservare le reazioni delle persone in questo surreale momento, per farne esperienza.
Ed è stato allora che ho scoperto moltissime sfumature da quarantena: c’è chi è irrimediabilmente afflitto dalla noia, chi rifiuta questa condizione coercitiva e si ammazza di fitness, chi sembra non esserne minimamente toccato, chi piange, chi ride, chi tira pugni contro i muri, chi canta dai balconi, chi urla ai passanti… Insomma, abbiamo visto moltissime reazioni, alcune inimmaginabili, altre geniali.
E all’estero non mancano aneddoti allo stesso modo imbarazzanti, alcuni dei quali mi piacciono condividere con voi:
Al vicino di casa di un caro amico di Stoccarda hanno sottratto la confezione di farina un secondo dopo averla pagata, ancora sulla cassa del supermercato.
Amici di Bruxelles mi hanno parlato di gel disinfettanti rubati nei pronto soccorso.
Un’amica a Hong Kong mi ha riportato di una rapina avvenuta in un supermercato, in cui i ladri hanno fatto incetta esclusivamente di confezioni di carta igienica.
Insomma la realtà, come spesso accade, ha superato di gran lunga la fantasia.
La mia riflessione finale è che tutto sommato, tra mille varianti di modelli di autocertificazioni, conferenze stampa simultanee e scandali annunciati, questo è il miglior paese in cui capiti di vivere una pandemia, e che fermarsi un attimo non è poi così drammatico, non pensate?
Vi saluto con il mio semplice augurio, ossia quello di concedervi almeno una ragione al giorno per sorridere.
Stefania
Grazie Stefania, per averci dato la tua visione globale e averci regalato un sorriso e ancor di più la consapevolezza che è bello essere Italiani.
Solo chi ha gli occhi aperti al mondo, può valutare con consapevolezza quanto “l’erba del vicino, non sempre sia la più verde”.
Del resto come diceva Sant’Agostino, per molti versi mio ispiratore:
“Il mondo è un libro, e quelli che non viaggiano ne leggono solo una pagina”.
Brava e a presto con i tuoi buoni viaggi.
Daniele
______________________________________________________________________________________
SCRITTO DA:
Stefania Giannetta
Ciao, sono Stefania. Milanese doc, quindi chiaramente con origini pugliesi, sono innamorata della mia città dalla quale ho assorbito la determinazione e la voglia di lasciare un segno positivo.
Approdata per puro caso, ormai quasi 10 anni fa, nel settore del design ho immediatamente capito che quello era il mondo che faceva per me.
Oggi sono export area manager per una azienda di arredamento in Brianza e la mia valigia argento è l’amica da cui non mi separo mai.
Amante della comunicazione tout court non perdo occasione per vivere nuove avventure, che sia in viaggio o nella mia città, cerco sempre nuovi e diversi punti di vista.
Amante della buona cucina e del buon vino, a completare la voglia di sempre nuove emozioni!
Segui Stefania su LinkedIn
Segui Stefania su Facebook
Amiamo ricevere i tuoi commenti a info@danielemurgia.com e stefania.giannetta@gmail.com
Daniele Murgia
#andratuttobene
E se l’articolo ti è piaciuto condividilo, te ne sarò grato.