Oggi lascio lo spazio a Elisa, un’iscritta alla nostra Alleanza di Cervelli, che oltre a lavorare nel marketing di un importante istituto finanziario, ha mille interessi e rispecchia in modo autentico il nostro modo di vivere la vita a pieno.
Fra le sue mille attività, in qualità di Tutor, gestisce un gruppo di lavoro in un Master Online in “Project Management” promosso dal Sole 24 ore.
Per fare questo, trattandosi di un corso online, utilizza moltissimo le mail e i messaggi per tenere il gruppo
“sul pezzo”, costantemente informato.
Per dare più valore alle comunicazioni, alcune di queste mail sono realizzate per portare dei contenuti formativi e suggerimenti operativi.
Ci siamo confrontati su alcune “modalità comunicative” e sono felice di proporvi un suo lavoro, e invito tutti voi se avete materiale da farmi visionare e magari condividere con gli altri dell’Alleanza di Cervelli, a contattarmi senza esitazioni.
Ecco il suo spunto:
Ciao a tutti,
Mi farebbe piacere condividere con voi un articolo di AdnKronos, che parla di time management, tematica ricorrente nell’ambito del Project Management ma non solo:
” La gestione del tempo secondo le persone più produttive del mondo”
Non so voi, ma io personalmente dimenandomi tra le varie attività quotidiane (lavorative / extra-lavorative / formative ecc…) mi accorgo a
volte di essere “disorientata”…vorrei fare tutto nei tempi previsti e in modo perfetto, ma a volte è difficile se non impossibile, e finisco per perdere il focus sulle attività prioritarie, con conseguente perdita di tempo.
Leggendo il testo mi sono resa conto di non rispettare principalmente 2 tra le 8 regole che le persone di successo, secondo quanto definito dall’articolo, mettono in pratica:
3. Non impiegano le classiche to-do list > pensavo che la to-do list fosse uno strumento vitale di gestione del tempo, ma probabilmente ne ho dato un’interpretazione errata
8. Si attengono alla regola del “singolo tocco” > purtroppo mi capita di iniziare un’attività e poi interromperla per mille motivi, a volte pensando che “farsi un’idea e ragionarci successivamente a mente fredda” possa essere più utile per gestirla in modo adeguato
Se vi interessa approfondire i contenuti dell’articolo ” La gestione del tempo secondo le persone più produttive del mondo” vi lascio il link, magari vi può essere utile anche come “vademecum” per le vostre attività:
Interessante vero?
Ottimo lavoro Elisa, speriamo che ce ne invii altri e mi auguro che molti del gruppo seguano il suo esempio, inviandomi i loro articoli.
Leggendo questo ‘articolo interessante, ho fatto alcune riflessioni e mi è tornata in mente una frase letta mesi fa:
“Un’ora persa è persa per sempre!”
la domanda che mi sono posto e che ti pongo è:
Quanto tempo butti durante la giornata?
Ti alzi, fai colazione, apri i social, e poi vai al lavoro, magari riapri social, leggi una rassegna stampa sul web, perdi tempo qua e là saltando da un’attività all’altra… ricevi una notifica, riguardi i social, parli al telefono con il collega del w.e. appena trascorso…si fa ora di pranzo e non hai ancora combinato nulla.
E purtroppo… un’ora persa è persa per sempre!
Questo non significa dover essere sempre di corsa, evitare attività di importanza secondaria o altro, ma evitare quei tempi morti che non offrono nessun tipo di valore aggiunto.
Vuoi stare davanti alla tv per ore tutte le sere?
Nessun problema.
Ti metti al lavoro alle 9 e alle 13 non hai ancora concluso niente? Questo è un problema.
Nell’articolo spiega come “Quantificare per migliorare”.
Segnandosi in modo preciso tutte le attività svolte nella giornata possiamo capire come impieghiamo il tempo, ma anche a scoprire che tra un’attività e l’altra ci sono delle zone buie in cui perdi tempo.
Diventare consapevoli di questi momenti è il primo passo per portare la tua produttività a un nuovo livello.
Pensa che sulle nuove versioni dei device di Apple, da I-Phone a I-Pad, è stata integrata una funzione che si chiama “Tempo di utilizzo”, che ti permette di capire quanto tempo passi sui social in generale o sul web, in attività non “proprio produttive”.
Utilizzandola si possono scoprire molte cose interessanti in merito all’utilizzo del nostro tempo.
Se riesci ad individuare queste zone di buio operativo, puoi lavorarci, correggerle e trasformare la tua produttività.
Non è difficile dopo aver identificato il problema.
A volte fermarsi e analizzare il nostro operato può portare a risultati incredibili e immediati.
Provare per credere!