Ciao,
stiamo per arrivare alla fatidica soglia di 150 spunti, raggiunta la quale, la rubrica settimanale farà un periodo di riposo, per riorganizzare i pensieri e programmare il futuro.
Come dico sempre io: “Per rifare il filo all’ascia e essere più performanti nel futuro prossimo.”
In questi ultimi spunti ho l’onore di inserire ancora qualche Guest Post e in particolare questo di Elisa che ci da una grande opportunità per scoprire il Personal Branding.
Affascinante e oramai indispensabile, viene spiegato con leggerezza e maestria da Elisa , che ci guida verso i metodi più efficaci e collaudati per creare il nostro Personal Brand efficace.
A lei la parola.
Buona lettura.
TU NON SEI QUELLO CHE DICONO DI TE! IL “PERSONAL BRANDING” SECONDO ELISA.
Quante volte ti hanno chiesto “cosa fai nella vita? di cosa ti occupi?”. Sicuramente tante. E scommetto che hai avuto sempre la risposta pronta, tipo “Faccio il consulente” oppure “Lavoro in un concessionario auto come venditore” o ancora “Mi occupo di marketing in un’azienda multinazionale”…vero?
E dimmi…ti è mai capitato di sentirti rispondere “veramente io pensavo che facessi tutt’altro nel tuo lavoro” oppure “da ciò che posti online ero convinto che tu ti occupassi di…e non di …come mi hai appena detto…che storia…”. Pensaci, forse qualche volta.
Ma…siamo sicuri che il tuo interlocutore abbia colto davvero il tuo ruolo o abbia fatto solo finta per compiacerti? E soprattutto, sei sicuro di essere tu stesso consapevole del vero valore del tuo lavoro, quello che va al di là dello stipendio di fine mese e che ti rende davvero unico, da professionista o da dipendente che tu sia?
Beh…se ti sei trovato almeno una volta anche tu, come me, ad esitare di fronte a certe domande apparentemente banali, forse è venuto il momento di occuparti seriamente del tuo “Personal Branding”.
Ho sentito parlare per la prima volta di Personal Branding a dicembre del 2017, mentre frequentavo un Master in Marketing alla Business School del Sole 24 Ore, al termine di un periodo che avrebbe di lì a poco spalancato le porte a tante belle novità nella mia vita.
Due parole attaccate in una locuzione all’inglese che tanto piace a noi “markettari” per indicare una serie di attività che servono a promuovere il proprio profilo professionale e personale… per comunicare all’esterno chi siamo, cosa facciamo e perchè lo facciamo… per farci conoscere, farci trovare, farci apprezzare e magari farci consigliare.
Una serie di azioni che soprattutto nel mondo del lavoro attuale è cosa imprescindibile, a mio parere per 2 motivi principali:
É aumentata la concorrenza, l’offerta di lavoro supera la domanda, e nell’arena competitiva dove si sfidano sempre più specialisti, la battaglia si gioca soprattutto a colpi di soft skills.
È diminuita l’attenzione e la capacità di cogliere il valore al di là dell’apparenza, le aziende e le persone si chiedono quindi “Perché dovrei scegliere proprio te? Cosa ti distingue dagli altri? Cosa ti rende adatto a questo ruolo?”
Ma disegniamo prima bene il contesto e partiamo dal definire cosa NON è il Personal Branding:
- non è “farsi belli”
- non è vendere
- non è vantarsi
Nel mondo del lavoro non è più sufficiente vendere un titolo conseguito chissà come o chissà dove, non basta dichiarare di saper fare qualcosa se non si fa qualcosa per dimostrarlo, non serve promettere di raggiungere un obiettivo se non ci abbiamo prima lavorato a fondo per dotarci di quella cassetta degli attrezzi che è necessaria allo scopo.
Se ci pensi è un pò anche quello che succede nella vita privata e nelle relazioni che accomunano tutti gli esseri umani, ossia le relazioni sentimentali.
Hai presente quando vedi un uomo/una donna che ti piace e non sai come fare per attirare la sua attenzione su di te? E sfoderi tutte le tue armi di seduzione affinché sia proprio lui/lei a cercarti?!
Ecco, se trasli questo concetto in ambito professionale è un pò la stessa cosa, il paragone forse è un pò forzato ma rende bene l’idea…
Fare Personal Branding vuol dire prima di tutto scavare dentro di sé per trovare “la ragione per cui qualcuno ti sceglie” e allenarsi a trasmetterla all’esterno, tramite una serie di azioni combinate e coerenti tra di loro.
Fare Personal Branding è la capacità di attirare l’attenzione su di sé con lo scopo di raggiungere il successo o l’obiettivo che ci siamo prefissati.
Il “marketing di sé stessi”, come viene spesso tradotto un pò impropriamente, include tutte le attività che facciamo per creare, sviluppare e promuovere il nostro brand personale, con l’obiettivo di farci conoscere dalle persone che ci interessano, creare con loro un legame e sviluppare relazioni più solide.
E quindi, perchè è così importante fare Personal Branding oggi?
per attirare opportunità
per trasmettere fiducia
per associare un contenuto di valore e qualità a quel contenitore che riporta l’etichetta di “Nome e Cognome”
Si sa, ormai la gente sceglie per quello che legge sul web, per le recensioni degli altri, per le stelline associate ai commenti, e questo funziona tanto per i prodotti, quanto per le persone.
Già, perché se non te ne fossi accorto, anche “TU SEI UN BRAND”, cioè un insieme di elementi tangibili (come l’aspetto fisico, il ruolo che hai in azienda o la tua professione) e intangibili (i tuoi valori, le tue opinioni, il tuo stile) che parlano all’esterno di te, dal vivo e digitalmente fa lo stesso, il succo della questione non cambia.
Il web parla di noi anche quando non siamo noi a farlo, quindi se non siamo noi a curare la nostra presenza online, saranno gli altri a farlo al nostro posto, a nostro rischio e pericolo. Tantovale prendere il timone del nostro branding e guidarlo dove vogliamo noi, non dove vogliono gli altri, non credi?!
Ecco dove voglio arrivare: per fare Personal Branding è necessario che tu “conosca il tuo brand”, il che vuol dire innanzitutto partire da “dove sei ora”… riusciresti a vendere un prodotto di cui non conosci le potenzialità, non sai a cosa serve e quale problema risolve? Non credo. La stessa cosa vale quando il “prodotto” sei tu.
Ti do subito la brutta notizia: il Personal Branding è un processo lungo, continuo e che non si arresta mai… non è come quando scali una montagna e una volta arrivato in cima esulti e da lì puoi solo scendere. Al contrario, vuol dire percorrere una strada fatta di salite, discese, incroci e se incontri le domande giuste, allora troverai le risposte giuste.
Ma c’è una buona notizia!!!
C’è qualcuno, come me, che ha iniziato questo percorso e che, pur essendo solo all’inizio, è qui per condividere un pezzo di questo processo con te.
Quindi, se anche tu come me ti sei chiesto almeno una volta nella tua vita: “come faccio a cercare il mio valore, ciò che per cui voglio promuovere la mia persona e ciò per cui voglio essere vista e scelta?”, sappi che sto per rivelarti qualche segreto che ti tornerà utile.
Ho approcciato vari metodi per gettare le fondamenta del mio personal branding, dal più scientifico al più spirituale, e qui voglio condividere con te 3 metodi utili ed efficaci da cui partire per iniziare a progettare il tuo Personal Branding.
- IL “PERSONAL BRANDING CANVAS”
Non a caso si chiama “canvas”, proprio perchè una volta compilato assomiglia ad un “quadro”, fatto di scritte e post-it colorati, perché sappiamo che raffigurare un’idea ci aiuta a visualizzarla, a renderla concreta, a capirla meglio, ad esserne più consapevoli. Come nel business sempre più spesso si usano questi modelli per definire delle vere e proprie strategie, la stessa cosa succede quando il brand ad essere al centro sei “tu”.
In pratica, è uno schema suddiviso in 12 blocchi, il cui obiettivo è arrivare a definire bene la “promessa”, ovvero ciò che offri al tuo pubblico di riferimento (che sia un cliente, un partner, il tuo datore di lavoro attuale o desiderato, ecc…) puntando sui tuoi punti di forza e su ciò che ti distingue dalla concorrenza.
Come si usa? Si stampa su un bel foglio A3 (a me piace chiamarlo “lenzuolo”), si prendono una penna e dei post-it colorati e si inizia a scrivere ciò che ogni blocco ci richiede, fino a creare quello che diventerà un vero e proprio “quadro di te stesso”.
Non ci credi?! Guarda quello che ho fatto io:
Per quanto mi riguarda è uno strumento molto utile, sebbene in continua evoluzione, perché farlo su di sé in totale autonomia non è affatto facile…per questo l’ho testato più facilmente sugli altri e devo ammettere che sono venuti fuori degli ottimi spunti su cui costruire un’efficace strategia di branding e che sta dando notevoli risultati…provare per credere.
Mi rendo però conto che a volte i modelli troppo standardizzati, fatti a “blocchi”, ci spaventano, ci preoccupano, ci obbligano a pensare per schemi su cose che non sono così banalmente sintetizzabili o classificabili.
Allora in casi come questo ci vengono incontro altri strumenti, più creativi ed espressivi, meno tecnici…e proprio nel momento in cui cercavo qualcosa di più flessibile, ho scoperto il “Life Design”.
IL LIFE DESIGN
È un modello ideato da due ricercatori dell’università di Stanford, Bill Burnett e Dave Evans, che ha l’ambizione di definire una strategia efficace per progettare una vita soddisfacente e di successo. L’obiettivo ultimo è quello di trovare la propria “vocazione”, ovvero quell’attività che “siamo chiamati a fare”, che assomiglia un pò alla “promessa” che è proprio il punto centrale del canvas che abbiamo visto prima.
Ma cosa c’entra il Life Design con il Personal Branding?
Dal mio punto di vista ne costituisce la base, il fondamento, il punto di partenza per conoscere se stessi e quindi per condurci a comunicarlo efficacemente agli altri, e per fare Personal Branding.
Insomma, è una specie di “funzione” matematica: Life Design sta a Personal Branding come vocazione sta a promessa… “Elementare, caro Watson!” avrebbe detto Sherlock Holmes.
Uno degli esercizi che si fanno nell’ambito del Life Design è questo: prendi un diario, ti scrivi ogni giorno tutte le attività che svolgi (sia quelle lavorative che quelle legate ai tuoi interessi personali), le dividi in due categorie: 1) le attività fuoco, ovvero quelle che ti bruciano, che ti fanno consumare energia e che ti fanno arrivare a fine giornata sfinito 2) le attività elettricità, ovvero quelle che ti ricaricano, che accendono la tua voglia di fare e che ti danno la giusta energia per poter affrontare anche quelle attività che eviteresti volentieri, ma che devi fare per forza.
Analizzando tutte le attività e imparando a distinguere quelle “fuoco” da quelle “elettricità”, avrai maggiore consapevolezza del tuo lavoro e arriverai a capire qual è il mix giusto che devi impegnarti ogni giorno a mantenere tra le due categorie affinché la tua giornata sia gratificante e produttiva.
Compiendo questo ed altri esercizi regolarmente e per un certo periodo, si arriva man mano a scoprire la nostra “vocazione”, che detto in parole molto spicce vuol dire “ciò che faresti anche gratis senza sforzo”.
Ovviamente è tutt’altro che semplice, questo è quello che ho fatto io:
Perchè mi ha aiutato il Life Design?
Perchè mi ha costretto a cercare il minimo comune denominatore tra le mie abilità, passioni e bisogni, e a capire su quali attività dovevo concentrarmi maggiormente per spendere più tempo e più energie nel coltivarle, perché erano in linea con i miei valori e sarebbero diventate la base su cui costruire il mio Personal Branding.
Certo, gli americani su certe cose sono avanti, ma ad un certo punto delle mie sperimentazioni sul tema del Personal Branding, la mia curiosità (o follia, che dir si voglia) mi ha teletrasportato idealmente dall’America al Giappone, e così da una disciplina tutta “a stelle e strisce” mi sono imbattuta in una disciplina “con gli occhi a mandorla”: il metodo “Ikigai”.
IL METODO IKIGAI
Dopo aver approcciato a due modelli scientifici molto diversi, il “Personal Branding Canvas” e il “Life Design”, il mio animo un pò “zen” (come piace ai miei amici definire il lato più riflessivo e introspettivo della mia personalità) ha pensato bene di interpellare le filosofie più orientali per andare alla ricerca della famosa “promessa” o “vocazione” di cui abbiamo parlato finora …ed ecco che ho scoperto il metodo Ikigai.
Ikigai letteralmente é “la ragione per cui ci svegliamo ogni mattina”. Il metodo Ikigai ci aiuta giornalmente a fare il punto della situazione e capire cosa vogliamo veramente, in modo da seguire la nostra vera vocazione e non percorsi già prefissati da condizioni sociali.
Ecco…non ti sembra che abbia molto a che fare con la “vocazione” di cui abbiamo parlato prima? E quindi che richiami la famosa “promessa” che ci rende unici e che ci porta a “farci scegliere”?
Anche questo è stato un esercizio complesso ma affascinante nello stesso tempo, che ho fatto quest’estate durante le vacanze e che funziona più o meno così: prendi carta e penna e disegni 4 cerchi concentrici; ogni cerchio rappresenta un ambito della tua vita, ovvero:
Ciò che ami fare
Ciò che serve al mondo
Ciò che sai fare (al meglio)
Ciò per cui puoi essere pagato
Dall’intersezione dei cerchi si creano delle zone in comune (proprio come nella “teoria degli insiemi” che ci hanno insegnato in matematica a scuola) dove risiedono:
la Passione
la Missione
la Vocazione
la Professione
E proprio nel punto centrale in cui si incontrano tutti e 4 i cerchi risiede l’ “Ikigai”, ovvero “tu”, ciò che sei, ciò per cui vivi e che ti rende felice. Ciò per cui, ancora una volta, vale la pena spendere tempo ed energie per valorizzarlo e comunicarlo all’esterno.
Ed ecco che questa mia riflessione si chiude idealmente in un cerchio, convergendo nel punto di partenza che è il Personal Branding.
Non lo trovi affascinante?!
Se hai trovato interessante questo argomento, ti invito ad approfondire le singole tematiche sui link che ti lascerò alla fine e che sono stata la mia fonte di ispirazione sia del contenuto di questo spunto (un pò lungo come al solito, ma mi sono fatta prendere la mano) sia per tutte le attività che ho messo in pratica e che mi hanno portato a conoscermi in maniera più lucida e consapevole.
Ti lascio con un augurio / una frase che mi piace molto e che riassume in poche parole ciò che io ho scritto su più pagine:
“L’unica persona che siete destinati a diventare è la persona che decidete di essere.”
Ralph Waldo Emerson.
Se questi metodi ti hanno incuriosito e vorresti provare ad applicarli su te stesso/a, scrivimi una mail a eliadamo86@hotmail.it oppure contattami sui miei canali social, posso darti qualche consiglio basato sulla mia esperienza personale oppure aiutarti a progettare insieme il tuo Personal Brand!
E ricorda …
Non è mai troppo tardi per essere chi avresti potuto essere.
George Eliot
Elisa
WOW!!!
Devo dire che io ho personalmente avuto modo di vedere questi tre metodi in azione e posso garantire che i risultati sono incredibili. Un’attenta analisi del tuo modus operativo, personale e lavorativo, dei tuoi “Perche” e dei tuoi ” Come”.Un percorso guidato di introspezione che spesso rivela sorprese e sicuramente ti aiuta a conoscerti meglio.
Io ho sposato da tempo il concetto e lo sto portando avanti in modo attento e scrupoloso, sia sul mio sito www.danielemurgia.com, sia sui social Linkedln, Fb e Instagram, in modo da avere una ” comunicazione univoca e personale adeguata.
A tal proposito non perderti il nuovo canale YouTube dove potrai trovare tanti video interessanti, come questo per esempio:
DOVE CONVIENE COMPRARE L’ASSICURAZIONE DELL’AUTO
Se il concetto ti ha incuriosito e vuoi saperne di più, non esitare a contattare Elisa per una consulenza e vedrai il tuo personal branding crescere in maniera sbalorditiva.
Buona settimana.
Daniele
______________________________________________________________________________________
SCRITTO DA
Elisa Adamo
Specialista Marketing Diretto & Fidelizzazione presso Cofidis
Pisana di origine, trapiantata a Milano ha un’esperienza pluriennale nel settore del credito al consumo, dove si occupa principalmente di pianificare, attuare e gestire i piani di marketing.
La passione e l’entusiasmo la guidano nel lavoro, e nella vita privata, sempre molto attiva e dinamica. Ama confrontarsi con le sfide e non ultimo scrivere per la nostra Alleanza di Cervelli, dove riscuote un notevole successo.
Segui Elisa Adamo su LinkedIn
Segui Elisa Adamo su Facebook
Per cominciare a vedere qualcosa sul Personal Branding:
https://bigname.it/personal-branding-canvas/
https://www.meditazionezen.it/ikigai/
https://sviluppo-personale.com/life-design/
Amiamo ricevere i tuoi commenti a info@danielemurgia.com
Daniele Murgia
#andratuttobene
E se l’articolo ti è piaciuto condividilo, te ne sarò grato.