Ciao
ritorna a farci visita e a donarci una sua riflessione Elisa.
Questa quarantena, ha avuto sicuramente effetti molto positivi su di lei.
A dimostrazione che l’anti-fragilità esiste, ha messo in campo tutte le sue risorse per rendere il suo appartamento il “centro del suo mondo in equilibrio”.
Equilibrio, una parola semplice ma tanto difficile da tradurre in realtà.
Curioso di scoprire la ricetta di Elisa?
Ecco a te il suo Guest Post…
… buona lettura.
Il perfetto equilibrio: il cambiamento
La vita è come andare in bicicletta: se vuoi stare in equilibrio devi muoverti. (Albert Einstein)
In questo periodo ho ragionato spesso sul concetto di “equilibrio”, un concetto tanto astratto eppure così concreto e onnipresente in tutti gli ambiti della vita.
L’etimologia della parola (aequus «uguale» e libra «bilancia») ci porta idealmente a rappresentare l’equilibrio con l’immagine di una “bilancia” composta da due piatti con pesi uguali il cui risultato è uno stato di quiete.
L’immagine classica della bilancia come simbolo dell’equilibrio ci fa pensare che sia qualcosa di statico, vuoi per compensazione di forze opposte o per assenza di forze esterne, sembra che una volta trovato il mix giusto dei pesi sui lati opposti, tutto possa procedere nello stesso stato senza che avvenga alcun cambiamento.
L’equilibrio sta nella contrapposizione.
O forse no.
La realtà delle cose ci suggerisce una visione diversa: là fuori tutto cambia, a volte anche repentinamente, non esiste il momento in cui tutto è così perfetto da rimanere imperturbabile, e così il concetto di equilibrio si evolve verso quello della dinamicità.
Allora l’equilibrio non sta tanto nella contrapposizione tra due forze opposte, ma nella ricerca continua e costante della perfetta combinazione tra le due forze che, alimentandosi a vicenda, si completano formando la totalità.
Penso che questo dualismo e continuità dell’equilibrio siano rappresentati efficacemente dall’immagine del TAO, simbolo della filosofia orientale e costituito da due elementi, lo YIN e lo YANG, che interagiscono tra di loro in un ciclo continuo ma non si contrappongono, dando origine a tutto.
Secondo la mia interpretazione si tratta di un simbolo potente per 4 motivi:
- È costituito da due forme leggere e circolari, che non fanno pensare alla “pesantezza” degli opposti sulla bilancia
- I due elementi si incastrano perfettamente tra loro come i pezzi di un puzzle, completandosi nella totalità
- La loro combinazione dà vita ad un nuovo elemento, perfettamente completo e circolare, che dà l’idea del movimento
- In ogni singolo elemento c’è una parte del suo complementare, l’uno non può fare a meno dell’altro, solo così si crea armonia nel complesso
Se il simbolo evoca il dualismo tra giorno e notte, terra e cielo, acqua e fuoco, luce e buio, caldo e freddo, attivo e passivo, positivo e negativo, ecc… penso che rappresenti altrettanto efficacemente l’equilibrio che ognuno di noi deve ricercare nella propria vita quotidiana, mantenendo insieme tutti gli elementi, continuamente, costantemente, giorno dopo giorno.
Non possiamo vivere di sola gioia o di solo dolore, né possiamo vivere in continuo movimento, senza mai riposarci, non possiamo essere sempre soli o sempre in compagnia di altri … il perfetto equilibrio tra le due anime è sinonimo di benessere, quella condizione a cui tutti noi aspiriamo, quella condizione che ci fa alzare la mattina con energia e che ci fa andare a letto la sera con soddisfazione, anche in momenti impegnativi come quello che stiamo vivendo ora.
Eppure sembra che per molte persone sia così difficile …
Credo che sia fondamentale garantirci l’equilibrio quotidianamente in tutti gli ambiti della nostra vita, ancora di più in questo momento dove tutto là fuori sembra al limite del disequilibrio e del caos. E siccome penso che le teorie servano a poco senza i fatti, questi sono alcuni esempi del mio personale approccio all’equilibrio:
- Dedico la massima concentrazione al lavoro nell’orario richiesto, ma una volta staccato il PC mi concentro solo sulle attività che mi svagano (scrivere, leggere, cucinare, ascoltare audio o guardare film, chiacchierare al telefono)
- Controllo l’alimentazione, stando attenta alla varietà, alla quantità e alla qualità dei cibi che assumo, ma senza rinunciare a qualche “coccola” per il palato (il cioccolato fondente non può mancare nella mia dispensa)
- Faccio esercizio fisico regolarmente, che sia cardio, tonificazione o stretching, alternato a momenti di relax, riposo e ogni tanto meditazione (il tutto tra le mura di casa, ovviamente)
- Mi concedo momenti di socializzazione, tra aperitivi online, video chiamate e chat di gruppo, ma mi ritaglio sempre momenti di introspezione e solitudine
Insomma, questa pandemia che da un lato ci ha imposto di fermarci ma dall’altro ci ha costretto a reinventarci più velocemente di prima, ci ha fatto capire che troppi eccessi e troppo prolungati nel tempo portano ad una condizione di disequilibrio generaleche richiede uno sforzo molto maggiore per ritornare ad una condizione ottimale.
Se perdiamo l’equilibrio perdiamo noi stessi, e questo non ce lo possiamo permettere.
Concludo ritornando all’immagine del TAO che tanto mi piace e agganciando un’ultima riflessione.
Se è vero che ogni fenomeno è costituito da due parti opposte che insieme fanno il totale, se è vero che ognuno di questi elementi interagisce con l’altro senza dominarlo, se è vero che il contesto intorno a noi cambia di continuo – e a volte repentinamente e inaspettatamente, come accade oggi – mi sembra piuttosto logico dedurre che anche noi siamo chiamati a reagire con la stessa energia per evitare che un elemento sovrasti l’altro, e questo è un processo continuo, che non si arresta mai, che dobbiamo abituarci a coltivare regolarmente, solo così saremo più pronti ad affrontare le situazioni critiche e a non consumare tutte le nostre energie in un unico, immenso e rapido sforzo.
La parola magica che accompagna l’equilibrio si chiama cambiamento.
Vi lascio con due citazioni che si sposano bene con la mia personale visione di vita equilibrata:
Vivi una vita ben bilanciata; impara qualcosa e pensa qualcosa e disegna e dipingi e canta e danza e gioca e lavora ogni giorno un po’. (Robert Fulghum)
Equilibra le tue necessità con la tua ricchezza e non sarai povero né ricco, ma semplicemente fortunato. (Chilone Di Sparta)
Grazie Elisa per averci regalato questa tua visione intima del concetto di equilibrio.
Grazie da parte mia e dell’Alleanza dei Cervelli, che ti segue sempre con grande piacere.
Faremo sicuramente tesoro di questi consigli, del resto l’equilibrio è vita, e come dice Vasco:
Perché la vita è un brivido che vola via,
è tutto un equilibrio sopra la follia.
A presto
Daniele
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SCRITTO DA
Elisa Adamo
Specialista Marketing Diretto & Fidelizzazione presso Cofidis
Pisana di origine, trapiantata a Milano ha un’esperienza pluriennale nel settore del credito al consumo, dove si occupa principalmente di pianificare, attuare e gestire i piani di marketing.
La passione e l’entusiasmo la guidano nel lavoro, e nella vita privata, sempre molto attiva e dinamica. Ama confrontarsi con le sfide e non ultimo scrivere per la nostra Alleanza di Cervelli, dove riscuote un notevole successo.
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Daniele Murgia
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