Ciao,
siamo quasi arrivati alla pausa estiva.
La pausa sarà sicuramente un toccasana per tutti e ci darà la possibilità di ricaricare le energie e di fare un punto della situazione prima dell’ultima parte dell’anno.
Pausa chiaramente non vuol dire abbandonare tutte le attività, magari sostituirle con attività all’aperto, bagni di sole, passeggiate e buona cucina, insomma tutto il bello che si riesce a fare è ben accetto.
Praticare attività sportive aiuta sicuramente il nostro fisico e la nostra mente, ma bisogna evitare le classiche abbuffate d’agosto. ( Tipo: 5 km a nuoto alla mattina, 3 partite a Beach Volley al pomeriggio, calcetto alla sera e discoteca fino alle 4…)
Come in tutte le attività, il nostro cervello apprende molto di più con una pratica costante e giornaliera, anche di solo 5 minuti al giorno, piuttosto che 1 ora a settimana.
Questo perché il nostro cervello si sviluppa in modo incrementale, un poco ogni giorno, anche quando dormiamo.
Pensa che quando dormiamo e siamo nella fase REM, il nostro cervello riavvolge il ” nastro” delle attività e le ripassa in tutti i suoi passaggi, facendotele rivivere in modo molto vivido. E’ risaputo infatti che “Il cervello umano fa fatica a distinguere tra un episodio realmente accaduto da uno vividamente immaginato”.
Pensa che durante la fase REM, mentre il nostro cervello, diciamo così “ripassa” quanto imparato nel corso della giornata, il nostro corpo venga in qualche modo “immobilizzato”, per evitare che nel letto si replichino i movimenti imparati, con grande imbarazzo e sicura caduta dal letto.
Quindi la pratica quotidiana nutre il processo di apprendimento, mentre l’esercitazione occasionale costringe il cervello a rincorrere il tempo perduto.
Il pioniere dell’educazione musicale Shiniki Suzuki diceva ” Praticate nei giorni in cui mangiate”
“Ciò che dobbiamo imparare a fare, lo impariamo facendolo.”
Aristotele
Il fatto di praticare quotidianamente, ti dà inoltre la possibilità prestare attenzione immediatamente ad eventuali errori commessi.
Pare che gran parte di noi sia allergica agli errori, e quando ne commettiamo uno, il nostro istinto ci porta a guardare altrove, a ignorarlo e addirittura pretendere che non sia avvenuto.
In alcuni studi fatti utilizzando la Risonanza Magnetica Funzionale per Immagini, è emerso un dato interessante.
Esattamente dopo 0,25 secondi dopo che è stato commesso l’errore le persone fanno queste due cose: esaminano attentamente l’errore, oppure lo ignorano.
Visto che abbiamo sempre detto che gli errori sono il segnale stradale verso la via del miglioramento, appare chiaro che le persone che prestano attenzione all’errore e lo analizzano, imparano più velocemente di quelle che lo ignorano.
Un’altro fondamento della pratica è che quando fai finalmente la ripetizione perfetta, devi fermarti.
Immobilizzati e riavvolgi il nastro e rivivi per fissarle nella mente le sensazioni fisiche e mentali derivanti, il ritmo cono cui hai eseguito l’esercizio e le emozioni che hai provato .
Questo sarà il punto di CAMBIAMENTO DI STATO che vorrai replicare.
Cambiamento di stato è il momento esatto in cui riusci ad eseguire alla perfezione un movimento, un accordo, a dire una frase con la giusta intonazione e ritmo.
Un esempio che rende molto è quello che spiega sempre Julio Velasco:
Se metti una pentola piena d’acqua sul fuoco comincerà a salire la temperatura e:
- 30° ACQUA TIEPIDA
- 60° ACQUA CALDA
- 90° ACQUA MOLTO CALDA, MA SEMPRE ACQUA
- 100° VAPORE—- NON E’ PIU’ ACQUA, MA HA CAMBIATO LO STATO.
Ecco, il cambiamento di stato, l’accordo perfetto, la frase giusta, la stretta di mano ideale, il processo di vendita ottimale ecc…
Questa sarà la linea di partenza per perfezionare questa abilità fino a farla diventare automatica.
Come dice Kimberly Meier-Sims del Sato Center for Suzuki Studies: “La pratica inizia quando ci riuscite bene”
“Non c’è cosa che non venga resa più semplice attraverso la costanza e la familiarità e l’allenamento. Attraverso l’allenamento noi possiamo cambiare; noi possiamo trasformare noi stessi.”
Dalai Lama
Buona pratica quindi, qualsiasi essa sia e buona settimana.
Daniele
P.S.: Se poi l’acqua bolle, non dimenticare di buttare la pasta, perché due spaghetti non si negano a nessuno e prima o poi potrei arrivare a gustarli con te…😉