Ciao,
hai mai visto un campo appena arato?
Sicuramente ti è capitato e se il campo è di dimensioni importanti, avrai sicuramente notato come l’aratura sia in molti casi perfetta, un lavoro minuzioso con proporzioni geometriche perfette, neanche un solco fuori posto.
Ma come diavolo fanno, mi sono chiesto…
… già guidare un trattore di ultima generazione con ruote alte 2 metri su un campo sconnesso non è cosa da poco, figuriamoci tenere la “rotta” per fare i solchi tutti così precisi.
Un bel giorno mi sono fermato e ho chiesto al contadino.
Ma come ho fatto a non pensarci prima!!!
Usano il GPS e una sorta di navigatore satellitare, che mappa il terreno sulla carta e permette a tavolino al contadino di stabilire, a seconda della coltura del momento, l’andamento dei solchi sul campo, la profondità e la distanza tra un solco e l’altro, con una precisione impressionante e tutto questo mentre il l’operatore a bordo ascolta la musica in cabina, risponde al telefono e magari messaggia su Whatsapp.
Lui può farlo!!!
NOI NO !!!
Lui al massimo se il trattore non segue le indicazioni del GPS, al limite invade il campo del vicino, o va in un fosso, noi possiamo farci molto male e causare incidenti a volte mortali.
Ti riporto un estratto di un’articolo tratto dal sito di Adriatica Infortuni
La guida con cellulare: Prima causa di incidente stradale.
E’ ormai diventata una pericolosissima abitudine guidare con una sola mano al volante, tenendo nell’altra il cellulare non solo per parlare, ma anche rispondere ai messaggi sui social, stare al passo con i giochi di tendenza del momento.
Tali azioni vengono attuate senza calcolare il “costo” in termini di sicurezza che tali comportamenti possono comportare: guidare al cellulare implica necessariamente disattenzione e la distrazione provoca incidenti anche gravissimi, addirittura mortali!
Secondo i dati raccolti da Istat ed Aci la distrazione è diventata negli ultimi anni la prima causa accertata di incidente stradale.
Non è difficile comprendere che, quando si guida utilizzando il cellulare i tempi di reazione si riducono del 50%, ciò vuol dire che si ha a disposizione la metà del tempo per reagire davanti ad un ostacolo, ad un pericolo o comunque di fronte ad un evento inaspettato quale potrebbe essere un pedone che attraversa la strada, la frenata improvvisa dell’auto che precede…..
Mentre si utilizza il cellulare, non si guarda la strada e ciò equivale a guidare ad occhi chiusi, con tutte le possibili conseguenze: si può tamponare un camion, investire un pedone, invadere la corsia opposta di marcia provocando un incidente frontale e via dicendo.
Il tutto per rispondere rapidamente ad un messaggio o, peggio, per farsi un “selfie” e cimentarsi in giochi virtuali mentre si è alla guida!
Devo aggiungere altro?
Chi è senza peccato scagli la prima pietra, e io di certo di pietre non ne posso lanciare, viste le ore passate in auto, ma a volte ti arrivano continui segnali che ti ricordano che alla guida DEVI GUIDARE E BASTA.
Per esempio il racconto di un mio amico che settimana scorsa ha visto la macchina che lo precedeva senza motivo apparente strisciare contro la parete della galleria che stava percorrendo. Sorpassata la vettura vede chiaramente la ragazza alla guida con in mano il cellulare.
Oppure la mia amica e collega Rosy , che Venerdi scorso, solo grazie a velocità bassa, prontezza di riflessi, una sterzata improvvisa e un colpo di clacson, ha evitato un frontale con un camion, che ha letteralmente tagliato la curva perché l’autista era intento a leggere qualcosa sul cellulare.
La strada a volte può riservarti delle brutte sorprese, come per esempio è successo ad un mio amico che è un autista attento e scrupoloso, ma l’ultima cosa che ti aspetti è trovarti in superstrada una vettura ferma , senza nessuno a bordo, con freno a mano tirato.
Grazie ai riflessi e alla velocità contenuta l’impatto è stato fatale solo per le auto e i danni fisici per lui si sono rivelati minimi…
…pensa se fosse stato al telefono o peggio a digitare un messaggio.
Devo confessarti che questo strano spunto, un pò mi è stato suggerito da Facebook, che per il suo strano algoritmo mi sta proponendo sempre più spesso news di testate giornalistiche on line, dove vengono riportati incidenti stradali a volte assurdi e senza apparenti spiegazioni: frontali su strade di tutti i tipi, tamponamenti disastrosi e tante vite spezzate, oltre che da uno strano sogno che ho fatto giorni fa in cui sognavo la “teoria dell’aratro”, che come spesso succede ho fatto fatto fatica a decifrare, ma alla fine mi ha dato la giusta ispirazione.
Insomma, prima che la tecnologia del futuro sia fruibile e penso a quando le auto saranno a guida autonoma e seguiranno le strade con la precisione dell’aratro, guidiamo e basta.
Nessun messaggio, telefonata e gioco può valerne la pena.
P.S. Sono stato molto combattuto se pubblicare o meno questo post, visto il momento virale, ma dopo averlo posticipato di una settimana, penso che valga la pena puntare il dito su questo fenomeno dell’uso del cellulare alla guida, che solo nel 2019 è aumentato tra le cause degli incidenti del 15%, e i numeri sono impressionanti:
Dal 1° gennaio al 30 giugno scorso in Italia si sono verificati 82.048 incidenti stradali (in media, 453 al giorno: 19 ogni ora), che hanno causato 1.505 morti (8 al giorno: 1 ogni 3 ore) e 113.765 feriti(628 al giorno: 26 ogni ora). Lo riportano le statistiche ACI-Istat basate sui dati preliminari relativi al primo semestre 2019. Leggi qui l’articolo