Settimana scorsa ci siamo lasciati con la promessa di scoprire i trucchi descritti da Andrea Giuliodori nel suo libro “ Riconquista il tuo tempo“, per difendersi dalla dipendenza digitale.
Lui le chiama ” Tecniche di difesa DPD” (Difesa Personale Digitale).
Nello spunto precedente abbiamo visto come le grandi compagnie tecnologiche, cerchino in tutti i modo di farci rimanere il più a lungo sulle piattaforme, da loro create.
Se te lo sei perso, lo trovi a questo link: Social media e Smartphone sono le sigarette del 21° secolo. La storia di Paolo.
Abbiamo anche visto come l’amico Paolo, consapevole del fatto che, un discreto allontanamento quotidiano dalle tecnologie fosse “salutare”, abbia preso la decisione di chiudere tutto quanto di tecnologico in suo possesso, da una certa ora della sera, con ottimi risultati.
Certo che il potere attrattivo di questi nuovi smartphone è davvero pazzesco, prova a pensarci…
… probabilmente è la prima cosa che guardi ogni mattina, e l’ultima che vedi la sera. Ci lavori, ci giochi, ti connetti al mondo intero.
C’è tanta potenza in questa scatoletta, che ci puoi vedere un film, o chattare in tempo reale con un tuo amico in Australia, senza problemi, mentre continui a ricevere mail, aggiornamenti e notifiche, e magari fare delle foto o video in alta definizione.
Insomma pare che la noia sia stata bandita dalle nostre giornate, se abbiamo questa ” finestra” con il mondo virtuale in tasca, che oramai è una parte irrinunciabile delle nostre vite.
Prova per gioco ad immaginare di uscire di casa trafelato e accorgerti di aver lasciato la scatoletta a casa…
..e adesso che faccio? Panico? Agitazione? Ansia? Sicuramente non una bella sensazione…
…pensaci.
Facci caso, entri in un locale pubblico, e vedi un sacco di gente che è con lo sguardo fisso nel cellulare, sali su un mezzo pubblico e tutti sono concentrati nel loro micro schermo, e questo a livello globale, che tu sia a Milano, Londra o Calcutta.
Cammini per strada e vedi la gente che cammina con lo sguardo “nel cellulare” e ciò che è peggio, e che molti lo fanno anche mentre guidano. Purtroppo ,molti non si limitano a una semplice telefonata, ma digitano anche i messaggi, come se fossero inconsapevoli delle nefaste conseguenze che questo atteggiamento può portare.
Ma torniamo ora ai trucchi di Andrea da mettere in atto da subito per cercare di renderci meno attratti dallo smartphone e dai social in generale, per salvaguardare il nostro tempo, la nostra salute e per chi è genitore, anche quella dei nostri figli. (Te ne elencherò solo alcuni, quelli che ho sperimentato funzionanti su me stesso).
.
- Non fare il Piccione Addestrato. Per sapere cosa intende, devi semplicemente rileggere lo spunto di settimana scorsa: Social media e Smartphone sono le sigarette del 21° secolo. La storia di Paolo
- Sbarazzati delle notifiche. E’ più forte di noi, è inutile: ogni volta che arriva una nuova notifica che è come se una forza invisibile ci attirasse verso lo smartphone: dobbiamo controllarlo, dobbiamo far sparire quella notifica, dobbiamo chiudere il processo che qualcuno o qualcosa ha aperto per noi. Devi andare sulle impostazioni del tuo smartphone ed eliminare tutte le notifiche, ripeto tutte, poi decidi tu in che orari precisi della giornata andare a controllare le varie applicazioni e messaggi. Per niente facile ma assolutamente di grande aiuto.
- Modifica la disposizione delle Applicazioni. Un’altra strategia interessante che viene consigliata è quella di provare a spostare la disposizione delle tue app. A volte ti ritrovi a scollare il feed del tuo social preferito, senza neanche esserti accorto di aver estratto il cellulare e premuto l’icona del social? Per spezzare questi che sono diventati, vista la ripetizione continua del gesto durante la giornata, dei veri e propri automatismi, basta semplicemente toglierle dalla prima pagina e spostarle magari nella seconda o nella terza pagina, magari all’interno di apposite cartella. Già il fatto di doverle andare a cercare, creerà un piccolo fastidio e ti indurrà ad utilizzarle senza il pilota automatico.
- Fai logout. Altra cosa interessante è quella di fare il logout ogni volta che utilizziamo un’applicazione. Hai fatto caso a quando è stata l’ultima volta che hai messo la tua password per accedere a Facebook, WhatsApp o Instagram? Probabilmente parecchi mesi fa. Oramai entriamo sempre in automatico e se invece ogni volta dovessi mettere username e password, questa piccola ma spiacevole rottura di scatole, ti farà pensare due volte prima di sbirciare tutto quanto in automatico.
- Impara ad immergerti nella noia. La tendenza a riempire ogni spazio della nostra vita con le distrazioni digitali, ci fa perdere di vista la vita reale. Immergersi ogni tanto nella noia, ci aiuta a conoscerci meglio e ad ascoltarci. La noia ha inoltre una funzione rigenerante, che permette alla nostra mente di sviluppare creatività e di risolvere problemi complessi. Quindi riempiendo ogni momento vuoto con le distrazioni digitali, ci priviamo di questi momenti di rigenerazione della nostra mente. Dobbiamo necessariamente smetterla di utilizzare i tempi morti per ammazzare i nostri neuroni con sempre nuove distrazioni digitali e re-imparare ad immergerci nella noia, e accettarla come un balsamo lenitivo.
- Usa la voce. Ultimo consiglio che io ho trovato assolutamente illuminante, è quello di riprendere l’uso delle corde vocali. Mediamente quando parliamo pronunciamo 130 parole al minuto, al contrario, quando scriviamo sulla tastiera dei nostri smartphone non superiamo le 30 parole al minuto. In altri termini se ci impieghiamo un minuto a dire una cosa , scrivere quello stesso messaggio ci richiede quattro minuti e mezzo. Questo dato dovrebbe farti riflettere su tutte le ore che hai sprecato a consumare i pollici sul tuo smartphone quando potevi fare una semplice chiamata o mandare un messaggio vocale, questi ultimi con moderazione chiaramente. Quindi la prossima volta che ti ritrovi e scambiare una miriade di messaggi o e-mail, “alza la cornetta” e fai una di quelle antiquate chiamate telefoniche, sempre ammesso che il tuo telefono super moderno abbia ancora questo funzione attiva.
Non serve applicare ogni singolo consiglio. Mettine però almeno uno in pratica appena terminato di leggere questo spunto e goditi il tempo riconquistato, e fammi sapere quello che funziona di più per te.
P.S. Se hai anche tu qualche “trucco” personale che funziona, scrivimelo a questo indirizzo: info@danielemurgia.com, sarò felice di testarlo e magari condividerlo con l’alleanza di cervelli.