Oggi ti parlerò di cibo…
…e nello specifico di come mangi.
Nelle molteplici attività della settimana, cerco sempre di ritagliarmi alla mattina alcuni minuti per provare alcune tecniche di meditazione.
Dico provare, perché è un’attività apparentemente semplice, hai presente stare seduti con le gambe incrociate a pensare al nulla e respirare, ma vi garantisco che non è proprio così semplice.
Primo perché già respirare con consapevolezza non è facile, la posizione a gambe incrociate nella posizione del loto non aiuta e poi non pensare a nulla è IMPOSSIBILE!!
A parte questo, ascoltando un audio di meditazione guidata, mi sono imbattuto in una meditazione informale che si basa sul mangiare con consapevolezza.
Wow, un colpo al cuore, anzi allo stomaco…
…era un pò che ci giravo intorno e avevo già avuto le prime avvisaglie dell’importanza leggendo il libro di Novak Djokovic ” Il Punto Vincente” dove il campione del Tennisn° 1 al mondo, spiega che la sua evoluzione psico-fisica sia passata attraverso un modo di mangiare consapevole, e ultimamente mi era stata consigliata una condotta più corretta nel mangiare.
Ma veniamo a noi:
Tu cosa fai mentre mangi?
Guardi la tv?
Parli di lavoro?
Pensi a quello che dovrai fare dopo, alle incombenze che ti aspettano in ufficio, oppure leggi il giornale, un libro oppure ti butti sui social network?
Scommetto di si.
A me succedeva spessissimo.
Siamo tutti abituati a fare altre attività mentre mangiamo e a volte ci ritroviamo con il piatto vuoto chiedendoci: ma l’ho già finito tutto?…
… e a volte neanche ci ricordiamo il gusto delle pietanze.
La domanda che bisogna porsi è la seguente:
Sei davvero attento quando mangi?
Perché se ogni volta che mangi porti in modo consapevole l’attenzione sul cibo, sul gusto, sulla consistenza
sugli aromi e ai segnali del tuo corpo che ti avvisa di quando sei sazio, sarà più semplice gustare pienamente quello che stai mangiando, oltre ad avere un controllo più attento del tuo peso.
Uno studio fatto dalla Cornell University del febbraio 2016, afferma che le persone che riescono a mantenersi nel peso forma per tutta la vita e senza sforzo, hanno una spiccata capacità d’ascoltare con attenzione i segnali che arrivano dal proprio corpo e riescono ad assaporare il cibo molto meglior ispetto a chi non resta in forma .
Non lo reputi un modo consapevole di portare attenzione al mangiare?
E’ una sorta di meditazione ” informale” se partiamo dal presupposto che meditare significa portare attenzione al respiro e ai pensieri con consapevolezza e gentilezza.
Pensa che alcune linee guida in programmi di dimagrimento, fra i consigli psicologici, consigliano di porre attenzione e fermarsi a valutare le prime forchettate di una pietanza.
Djokovic, nel suo libro scrive che, sistematicamente appoggia le posate al tavolo tra un boccone e l’alto per darsi il tempo di una corretta e prolungata masticazione e aver modo di assaporare il cibo.
Siamo sempre con i tempi stretti e a volte si aggiunge anche una certa “fame nervosa” figlia dei tempi moderni, che ci porta a mangiare troppo e male.
Io sto cercando di cambiare questa brutta abitudine, per cui quando mangio se sono solo, tengo lontane tutte le distrazioni, sia elettroniche che cartacee (spesso leggevo durante il pranzo, ma poi mi sono reso conto che facevo male entrambe le cose) e cerco di concentrarmi solo sul piatto, con i giusti tempi.
Se invece sono in compagnia, cerco di evitare per quanto possibile argomenti di conversazione legati al lavoro, e se è un pranzo di lavoro, cerco di parlarne solo dopo il caffè.
Mi auguro sia la strategia giusta, e ti terrò informato sugli sviluppi.
E tu , quando mangi, mangi e basta?
e ricorda:
Uno non può pensare bene, amare bene, dormire bene se non ha mangiato bene.
(Virginia Woolf)
Libro consigliato: