Questa settimana sono stato letteralmente catturato da un libro molto particolare, che mi ha dato un punto di vista molto interessante e a volte preoccupante sulle modalità di scelta e d’acquisto che tutti i giorni ci coinvolgono.
Un libro che se avessi letto prima, avrebbe sicuramente influenzato alcuni miei comportamenti.
Basato su studi approfonditi e su campioni di utenti significativi utilizzando la RMFI ( Risonanza Magnetica Funzionale Per Immagini), che sfrutta le proprietà magnetiche dell’emoglobina; macchina in grado di vedere quali parti del nostro cervello si mettono in moto di fronte a stimoli particolari, misurando quanto sangue viene richiamato nelle parti specifiche che vengono attivate.
Ho scoperto alcune affascinanti verità scientifiche, come per esempio la potenza dei Neuroni Specchio, scoperti nel 1992 dallo scienziato Italiano Giacomo Rizzolatti a Parma, (ma i “cervelli” non fuggivano tutti all’estero?) che si attivano quando un’individuo compie un’azione osservata ad un’altro individuo, pensate allo sbadiglio, oppure quando desideriamo ardentemente quel capo d’abbigliamento, quel particolare orologio, o quella macchina così cool, che vediamo possedere al nostro amico.
Oppure a quanto la Dopamina, che è una sostanza chimica del piacere prodotta dal cervello, lo inondi mentre di fronte ad una vetrina vediamo qualcosa di particolarmente attraente, e prima che ce ne rendiamo conto abbiamo già strisciato la carta di credito!!! (i ricercatori sono quasi tutti d’accordo che ci vogliono solo 2,5 secondi per compiere una decisione d’acquisto)…
…e qualche minuto dopo, quando sensazione d’euforia prodotta dalla dopamina si attenua, vi trovate con il sacchetto in mano ad elaborare ” scuse e giustificazioni” a voi stessi per l’acquisto appena fatto. (adesso che ci penso, il giubbotto che ho comprato settimana scorsa si abbina in modo fantastico con il mio completo blu, e poi quello vecchio aveva la cerniera un pò difettosa.ahahahaha)
Interessante il processo dei “Rituali” che ognuno di noi compie dal risveglio fino al momento di tornare a dormire,( chi fa i suoi rituali alzi la mano…) che ci servono per avere la rassicurante ” sensazione di controllo” e come scaramanzia e superstizione a volte guidano la vita delle persone; oppure l’esistenza dei Marcatori Somatici, che sono una collezione in continuo aumento nel nostro cervello di riflessi che partono dall’infanzia e ci guidano inconsapevolmente nelle nostre decisioni quotidiane.
Momenti di grande sgomento, quando ho scoperto durante la lettura, che quel caratteristico profumo di pelle, all’interno delle vetture di prestigio, altro non è che uno spray utilizzato dalle case automobilistiche per darci una spinta in più verso l’acquisto, come sempre uno spray nei condotti d’aerazione produce quel fantastico profumo di barbecue con tanto di costata argentina e bacon, che sentiamo entrando in alcuni fast food e che ci fa ordinare un succulento burger al posto dell’insalata per cui siamo entrati.
Oppure quanto è fondamentale per un brand unire l’aspetto visivo all’aspetto uditivo e olfattivo, perché collegando due o più sensi il nostro cervello recepisce in modo più incisivo e sopratutto ricorda il brand. Pensate agli spot delle case automobilistiche che si chiudono sempre con un messaggio preciso, tipo per Vw il claim -” Das Auto”- o il suono caratteristico per BMW che chiude i suoi spot, ( sempre quello da anni), al punto tale che basterebbe sentirlo anche fuori contesto per pensare al marchio tedesco.
Insomma tutte le nuove frontiere del Neuromarketing che si intersecano con il Marketing Sensoriale ed Olfattivo, che a nostra troppo spesso insaputa, ci guidano nei nostri acquisti. Pensa che oltre l’ 85% delle nostre scelte sono dovute ad elementi esterni che non possiamo controllare, come emozioni, ricordi e intuizioni.
Puo esserci molto utile capire come pensano e si muovono i nostri consumatori, per costruire il nostro successo e il successo delle nostre aziende.
E pensare che nella Milano della mia adolescenza, cioè il secolo scorso, verso le 4 di mattina di ritorno dalla discoteca di turno, il mio panettiere di quartiere, già famoso pioniere e studioso del Marketing Olfattivo, inondava tutto il quartiere con un delizioso e irresistibile profumo di pane appena sfornato e.. ZAC!!! Tutti a comprare brioches e bomboloni !!!
Mannaggia quanto era avanti!
Se volete approfondire ecco il link al libro: Neuromarketing.