Ultimamene mi sto confrontando sempre più spesso con il linguaggio in tutte le sue forme, scritte e parlate.
Mi affascina in modo particolare l’utilizzo delle parole nel corretto ordine e scopro giorno dopo giorno l’importanza fondamentale nella vita sia lavorativa che nella vita familiare..
Sono sempre rimasto colpito dalle persone che utilizzano un linguaggio forbito, pieno di parole inusuali, a volte sconosciute; rimango incantato come il serpente al suono del flauto.
Ultimamente ho avuto l’onore di partecipare ad un corso sullo Storytelling tenuto da Federico Buffa, giornalista di Sky famoso per le sue storie in tv sui personaggi famosi dello sport, attore teatrale e scrittore.
I contenuti erano sicuramente di livello, ma sentirlo parlare, mi ha letteralmente stregato.
Le parole usate, le pause, le metafore i gesti…wow!!!
Prima cosa da fare, mi sono detto alla fine del corso è comprare un Dizionario dei Sinonimi e Contrari. Fatto e adesso cerco di utilizzarlo appena ne ho occasione per “ampliare ” il mio vocabolario.
Il 18 Aprile, sul sole 24 Ore online è uscito un’articolo interessante sul lavoro che cambia:
Manager: oggi una competenza chiave è la lingua… italiana
In sostanza pare che nelle scuole internazionali di Management, sia in voga la sigla Stem: Science, Technology, Engineering and Mathematics.
Sono queste le discipline del futuro,su cui si devono concentrare i manager di oggi e quelli di domani.
Si parla anche di pensiero computazionale: la capacità cioè di pensare come un informatico, in modo algoritmico, scomponendo problemi complessi in singole parti, più gestibili se affrontate una alla volta.
In Italia l’identikit del manager perfetto è completato dalla conoscenza perfetta dell’inglese (e magari di un’ulteriore lingua straniera) e dalle cosiddette soft skills, le capacità creative, decisionali e di interazione efficace con gli altri.
Ma manca qualcosa, una competenza fondamentale che a volte viene data per scontata: la conoscenza della lingua italiana.
L’articolo evidenzia 4 punti fondamentali del perché un ottimo manager deve padroneggiare in modo impeccabile la nostra meravigliosa lingua.
Sono 4 motivi che danno una marcia in più nella competizione globale e non solo.
Eccoli elencati:
- Saper parlare bene in italiano significa riuscire ad adattare qualsiasi concetto al contesto, al destinatario, al mezzo.
- Saper parlare particolarmente bene in italiano significa per un manager avere un potente strumento di elaborazione creativa e di revisione critica di ciò che gli viene proposto.
- Saper parlare bene in italiano significa per un manager trovare le parole giuste per connettersi con chi gli sta intorno dal punto di vista emotivo.
- Saper parlare bene in italiano significa potenziare la propria capacità di affabulare, di raccontare in modo affascinante e persuasivo.
Ti lascio il link per l’articolo molto interessante, per approfondire i 4 punti, perché non bisogna essere manager, per parlare bene la nostra lingua.
Oggi nel mondo delle mail, facebook, instagram e twitter, degli inglesismi e delle abbreviazioni da sms e whatsapp, un ripasso non ci sta male, che ne pensi?
Manager: oggi una competenza chiave è la lingua… italiana
E se desideri, AGIRE SUBITO. per ampliare il tuo vocabolario, ecco il link comodo per acquistare il dizionario, che se hai figli in casa che ancora studiano, non dovrebbe assolutamente mancare nella tua biblioteca.
Sinonimi e contrari. Dizionario fraseologico delle parole equivalenti, analoghe e contrarie.
Ricorda: “Non esistono lingue morte ma solo cervelli in letargo.”
Carlos Ruiz Zafon