Lo spunto di oggi è dedicato alla paura, nello specifico alla paura del fallimento.
Ho già parlato di questa paura nello spunto numero 8 (se non l’hai letto, scrivimi che te lo rimando) e vorrei approfondirlo utilizzando i concetti espressi da Piernicola de Maria nel suo libro “Efficacia Personale”.
Torno a parlare di questa paura atavica, perché nel mio lavoro mi capita soventemente di trovare delle persone che vengono bloccate nelle loro iniziative sia professionali che personali da questa maledetta paura.
Entriamo allo specifico.
Come viene riportato in maniera magistrale nel libro, la paura è un fatto che a volte, anzi spesso, non ha un fondamento razionale.
L’autore fa riferimento a un simpatico dato statistico Americano: nuotare nell’oceano, ed essere uccisi da uno squalo, è 300 volte meno probabile che guidare in strada e morire per un incidente causato da un daino che taglia la strada. (Le statistiche sono Americane, lì i daini sono davvero comunque!) Eppure nessuno paura dei daini. Molti degli squali.
Chiaramente come l’esempio riporta, la paura è assolutamente razionale, che ha una profonda base evolutiva. In passato bisognava rimanere in vita e avere paura faceva scattare il nostro cervello rettiliano (che abbiamo tuttora) la risposta “lotta/fuggi”, che faceva la differenza di fronte alla belva di turno, tra riuscire a tornare a casa o meno.
Il nostro ambiente però, è molto cambiato, non viviamo più nelle caverne, ma nonostante questo abbiamo conservato nel nostro cervello molte di queste risposte, collegandole a stimoli che sono presenti adesso.
Tra queste c’è la paura di fallire. Questa paura si manifesta quando la sola idea di fallire e di non riuscire in qualcosa è così presente da spingere la persona a non agire.
Se fai un passo indietro con la memoria nella tua vita, sicuramente troverai molte più storie di successo ma anche alcune di fallimento. E’ proprio da queste seconde che spesso e volentieri hai trovato delle fortune provvidenziali perché ti hanno consentito di ottenere delle cose molto più importanti.
Magari in passato ti sei dedicato un progetto che poi si è rivelato fallimentare, ma che ti ha illuminato e aperto la strada verso successi in ambiti magari completamente diversi, che non avresti potuto avere senza essere necessariamente passato dal fallimento procedente. Se fai mente locale, sono sicuro che qualcosa anche dal punto di vista personale ti sarà sicuramente successo.
Il problema di questo blocco, di questa paura è che ti tiene inchiodato nelle tue posizioni, facendoti sprecare la risorsa più importante, che abbiamo nella vita e cioè il tempo.
Il solo pensare di non riuscire a raggiungere questo risultato, ti tiene inchiodato in una situazione di empasse, dove perdi tempo e non procedi e soprattutto non agisci.
Mentre provare, ti da la possibilità di avere, anche in caso di fallimento, preziosissime informazioni relativamente al progetto che stai sviluppando e se l’informazione che ti ritorna è addirittura “lascia perdere” è ancora più importante, perché ti consente di passare velocemente ad un’altra attività e concentrare la tua energia e il tuo prezioso tempo
Ricorda che uno dei caratteri distintivi dei grandi condottieri, dei grandi top manager è quello di riuscire a prendere velocemente decisioni e di conseguenza agire, in modo da cambiare lo stato delle cose in maniera a volte radicale e in tempi assolutamente brevi.
Esiste un antidoto per questa paura?
L’autore ritiene che esista e che sia anche di facile applicazione nella vita di tutti giorni. L’antidoto si chiama preparazione.
Ciò che rende la paura del successo così invalidante è il fatto che non è mai resa esplicita e messa a nudo.
Non è mai accettata, è una risposta emotiva ad un’eventualità che non hai nemmeno ben definita.
Ma quando accetti il fatto che alcune azioni e alcune decisioni che prendi possono non generare il risultato sperato e inizi a prepararti per l’eventualità, la paura molto semplicemente si scioglie, lasciandoti libero di agire, senza dare peso ad un eventuale fallimento“.
In buona sostanza la cosa che bisogna fare è quella di prepararsi al peggior scenario possibile, e accettarlo dal punto di vista emotivo e profondo. Accettare il “male che vada mi succederà questo“ provocherà lo scioglimento della paura di fallire come neve al sole. Questo perché non sarà qualcosa di fantasioso e non identificato che ti blocca, ma qualcosa di esplicito e accettato su cui hai fatto dei ragionamenti e su cui saprai come agire e intervenire in caso si verifichi.
A questo punto non ci rimane che vestire un sorriso iniziare ad Agire PER VINCERE LA PAURA.