Hai mai sentito parlare del KAIZEN?
“Kaizen” è una parola molto conosciuta e utilizzata nella cultura orientale, soprattutto in quella giapponese, la quale letteralmente significa “miglioramento costante”.
La parola viene anche tradotta mediante il termine kai con cambiamento, e zen con buono o migliore.
La cultura Kaizen crede che qualsiasi cosa accada ad un individuo, positiva o negativa che sia, contenga un insegnamento attraverso cui migliorare.
Kaizen si basa sul principio del miglioramento graduale, fatto di piccoli, semplici miglioramenti, resi possibili da piccole semplici azioni. I piccoli perfezionamenti, eseguiti quotidianamente, finiscono per creare nel tempo dei miglioramenti straordinari, a un livello che ai più sembra impensabile.
Nelle mie letture, forse oltre 1 anno fa, mi imbattei in un articolo di Marco, su un blog di un sito che promuove il Kaizen, che trattava della permalosità.
Nella mia vita, sono stato sempre accusato di una ” Permalosità sarda” abbastanza accentuata e se devo fare un profondo esame di coscienza, molto probabilmente è sempre stata una delle mie aree di miglioramento.
Detto questo, ti propongo l’articolo di Marco, che spero ti faccia riflettere come ha fatto con me, sopratutto sulle modalità di risposta.
Leggilo in modalità “Kaizen” per trovare piccoli suggerimementi che possono aiutarti nel miglioramento continuo
Sei permaloso? rispondi agli altri (e alle loro critiche) in questo modo
Ti capita di inca**arti come una iena quanto uno ti contesta?
Se sei permaloso e non sai gestire le critiche, metti a serio repentaglio la possibilità di crescere e migliorare.
Chi non sa riconoscere l’insegnamento spesso celato dentro a una critica, resta fedele alla propria posizione anche se, spesso, è dannatamente sbagliata o poco utile.
Ancor peggio, molti, di fronte a una critica, reagiscono con il silenzio ma iniziano dentro di se a pianificare una vendetta spietata.
Pensaci.
Credo che sia capitato anche a te (e non dire il contrario) di reagire ad una critica difendendoti e reagendo in malo modo…magari hai cercato in tutti i modi di sostenere la tua posizione, infamando o inveendo contro il malcapitato senza nemmeno provare a cogliere l’insegnamento o lo spunto costruttivo che la sua critica poteva offrirti.
Questo tipo di atteggiamento è un ostacolo grandissimo alla tua crescita personale, te ne rendi conto?
Anche io l’ho imparato (e continuo a imparare) a mie spese.
Ci sono diverse tipi di permaloso.
Te ne elenco tre:
Il Bamboccione: costui è sempre stato un viziato di mamma e papà e ora che si sta rendendo conto che il mondo non ruota attorno a lui e che nella vita le cose non sono facili e subito pronte, reagisce alle critiche offendendosi e tenendo il muso. Vorrebbe tornare, inconsciamente, da mamma e papà a farsi coccolare.
Avrebbe bisogno di imparare a muovere il culo.
Il SuperFigo: costui è troppo perfetto per accettare di sbagliare e interpreta ogni opinione altrui come un affronto alla sua identità e al suo valore. Le persone gli fanno notare i suoi errori ed egli reagisce inveendo contro di loro costruendo giustificazioni su giustificazioni. Non è mai colpa sua. Ha una bassa autostima che non vuole far vedere. Avrebbe bisogno di rafforzarla un po’ alla volta, accettando di avere limiti e pregi come ogni persona sulla faccia della terra.
Il Poverino: Questo si crede un fallito e non ha paura di dirlo agli altri. Crede di non valere un ca**o e ogni critica od opinione è una conferma del fatto che egli non vale nulla. Dice spesso “Lo vedi che sbaglio sempre”, o cose del genere. Vorrebbe essere compatito e si crogiola nel suo sconforto che è diventato un rifugio sicuro che conosce per bene. Avrebbe bisogno di rinforzare la sua autostima facendo piccoli passi, imparando ad accettare il disagio delle cose nuove e facendo una bella lista delle sue risorse e qualità che non riesce a vedere.
Ci ho preso… vero? 😉
Voglio fornire ora, al permaloso di turno, un metodo pratico per rispondere in maniera utile ad una critica.
Imparalo anche tu:
Apri le orecchie: La prima cosa che fa un permaloso di fronte a una critica è contrattaccare difendendosi. È poco utile alla crescita. Prova invece ad ascoltare sul serio cosa ti viene detto. Rifletti sulle intenzioni di chi ti sta criticando… vuole davvero smontarti come credi? O forse vuole aiutarti a migliorare?
Ascolta ciò che l’altro ha da dirti.
Credo che ogni critica offra l’opportunità di rimetterti in discussione e di “aggiustare il tuo tiro”.
È lo specchio delle tue azioni e ti può far notare il reale impatto che il tuo modo di fare ha avuto sugli altri.
Ringrazia: Hai capito bene. Devi ringraziare chi ti critica! Se la critica è fondata ti sta offrendo la straordinaria possibilità di migliorare. Se è infondata ti offre la possibilità di rinforzare la tua autostima imparando a perseverare nonostante chi ti vuole male e cerca di farti cadere.
Ringrazia chi ti critica… Meglio una critica VERA che una lode FALSA.
Valuta ciò che ti ha detto: Evita ora di difendere la tua posizione senza considerare la possibilità che l’altro possa avere ragione. Tu non sei il Dio in terra e puoi sbagliare. Vai a fondo a quella critica o a quel suggerimento e cerca di capire se può aiutarti a migliorare.
Forse sì o forse no. Non lo saprai mai se non ci vai a fondo.
Rispondi: Rispondi in modo intelligente.
Se hai valutato bene la critica che ti è stata posta ora sai in che modo ti è stata utile.
Se non era fondata è il momento di rispondere in modo costruttivo chiedendo all’altro di specificare meglio cosa intendesse e quali sono i motivi che l’hanno portato a pensare e a dire ciò che ti ha detto.
Lo ascolti BENE, gli fai capire che hai compreso il suo punto di vista, poi spieghi la tua posizione.
Se la critica era invece fondata, semplicemente lo ringrazi dicendogli in che modo la sua critica ti è stata utile e in che modo correggerai i tuoi gesti.
Prova ad applicare questo metodo e fammi sapere che ne pensi.
Abbraccia le critiche e i punti di vista delle altre persone perchè possono essere uno dei più preziosi cibi per la tua crescita.
Ma non sentirti attaccato nella tua identità.
E’ un punto di vista. Il loro.
Puoi scegliere tu come reagirvi.